La lepre pazza - ana e nora - francisco e andrés (capitolo 15)
Data: 15/07/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Samuela, Fonte: Annunci69
La Lepre Pazza
di Parsamu
15 – Ana e Nora – Francisco e Andrés
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“San Angel” è uno dei quartieri importanti della città, molto amato da intellettuali e professionisti e soprattutto dagli abitanti che appartenevano per la stragrande maggioranza ad un ceto medio-alto.- Inoltre la presenza di innumerevoli ristoranti e locali di ritrovo notturno ne facevano un quartiere molto frequentato da persone in cerca di svago e divertimento.- Il “Denni’s” di San Angel era uno dei grandi locali Caffè Ristoranti dell’omonima catena che a Mexico City ne contava un numero molto grande.- Il locale si trovava nella grande piazza a circa metà di Insurgentes Sur , grande “avenida” di scorrimento.- Quando arrivai trovai Kimberly davanti ad una tazza di caffè intenta a scrivere alcune cartoline.- Ci salutammo con un bacio ed un grande sorriso.- Colsi il suo sguardo interrogativo, le risposi sorridendo con un cenno di assenso come a dire: - Ora ti racconto…”- Mi sedetti ordinando alla cameriera, in vestito tradizionale “San Antonino”, un caffè anche per me.- La solita acqua sporca dal lontanissimo sapore a caffè.- Cominciai a raccontare l’incontro con Almudena.-
Kimberly seguì il mio racconto con molta curiosità ed interesse e quando le resi nota la mia meraviglia per la particolarità del Motel El Sol, lei mi spiegò che anche in Argentina esisteva quel tipo di “ricezione alberghiera”, probabilmente ideata in nord-america e concepita per le coppie clandestine di un’alta società ...
... benestante.-
La mia amica si disse felice di come mi era andata la cosa.- Mi comunicò anche che nel mio sguardo e nella mia voce vi percepiva indubitabili segni di un probabile innamoramento.- In effetti poco prima, mentre guidavo la macchina, il mio pensiero, rivisitando quanto da poco avevo vissuto, riproponeva continuamente la mia intenzione di reincontrare quanto prima quella scatenata ed adorabile Almudena.-
“Che intenzioni hai per stasera?” domandai a Kimberly saltando di palo in frasca.- Lei scusandosi di non avermi già informata, mi rispose: - “Ho telefonato all’ ingegner Santiago Barajas, ricordi a N.York? Ci ha invitate a cena insieme ad altri suoi amici.- Gli ho detto che probabilmente avremmo accettato. Ti va?” – Ci pensai un attimo e sentendo la necessità di allontanarmi dal pensiero insistente di Almudena che riusciva ancora a procurarmi quella sottile ansia emotiva, le risposi: - “Si cara, ho proprio voglia di vedere altre persone!” – Kimberly si appartò per telefonare, mentre io sentivo nascere in me il desiderio di passare una serata in piena allegria.- Mi ripromisi di allontanare Almudena dai miei pensieri e predisposi il mio animo all’estroversione, modalità questa sempre da me usata per pormi a distanza di un vissuto problematico.- Kimberly tornò di lì a poco con un confortante sorriso.- Era veramente una donna bellissima e, fasciata com’era in un “tubino” bianco appena al ginocchio, mi deliziò intimamente con il perfetto profilo delle sue gambe ...