1. In attesa della campanella


    Data: 16/07/2018, Categorie: Etero Autore: iprimipassi

    La primavera incombente iniziava a farsi sentire e, nonostante fossero solo le sette e trenta, l'aria frizzante delle mattine invernali sembrava un pallido ricordo, sostituita da più tiepide temperature di mezza stagione. Mancava ancora mezz'ora al suono della campanella ma Fabio e Raffaella, come d'abitudine, si dirigevano già verso l'istituto scolastico superiore che frequentavano, a pochi isolati dalle loro abitazioni.Erano vicini di casa da sempre e compagni di scuola da ormai cinque anni, ma solo negli ultimi mesi era nata l'abitudine di andarci insieme. Un'abitudine cominciata quasi per caso in un giorno di pioggia e con un solo ombrello a disposizione per affrontare il viaggio di ritorno. Raffaella usciva di casa attorno alle sette e venti, aspettava Fabio al suo portone, sito lungo il tragitto, dopodiché i due proseguivano insieme per la loro destinazione comune.In quei pochi minuti, tra loro si era creata una buona complicità. Non proprio un'amicizia, ma un legame di reciproco affetto e stima tra due persone affini. Anche se, a vederli insieme, così differenti d'aspetto, questa comunanza di vedute non appariva poi così evidente. Raffaella era una ragazza alta poco meno di un metro e sessanta, con capelli a caschetto castani, un viso con un perenne trucco leggero sul quale spiccavano delle labbra rosse e carnose e un corpo nel complesso magro ma con un seno abbondante che non mancava di attirare l'attenzione dei maschietti. A caratterizzarne l'aspetto, tutto sommato ...
    ... gradevole, contribuiva un naso importante che le conferiva un profilo quasi greco. Fabio era l'esatto opposto, alto quasi centonovanta centimetri, scuro d'occhi e di capelli, vantava un fisico imponente ma non curava per nulla la sua immagine, nonostante vi venisse costantemente spronato da parenti ed amici.Quel giorno, la ragazza indossava una leggera casacca rossa di cotone che sembrava un ampio poncho e ben si abbinava alla sua nuova acconciatura, impreziosita da riflessi tendenti alla stessa tonalità di rosso acceso. Sotto, un pantalone nero attillato e delle scarpe dello stesso colore con qualche centimetro di tacco, completavano l'abbigliamento scelto per affrontare la giornata. Fabio, invece, aveva optato, come sempre, per una combinazione più casual, formata da jeans, scarpe da ginnastica e una t-shirt azzurra.Percorse le poche centinaia di metri che separavano le loro abitazioni dalla scuola superiore che frequentavano, Fabio e Raffaella si fermarono nella stradina adiacente l'edificio, nella quale erano soliti incontrare gli altri compagni prima dell'ingresso.L'orologio segnava le sette e quaranta. Probabilmente, per almeno un'altra decina di minuti non si sarebbe visto nessuno. I due posarono gli zaini per terra, continuando a chiacchierare del più e del meno, l'uno di fronte all'altra.Ben presto, gli argomenti si spostarono su temi scolastici. �Sei riuscito a fare l'esercizio di inglese?�, chiese Raffaella. �La traduzione? Si, certo�. �Ma come hai fatto? Io ci ho ...
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