Tutto ad un tratto un'ombra accanto al mio letto
Data: 18/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: SexCulture
Stasera sono veramente stanca. Meno male che domani è sabato e non si va a scuola.
Ora vado a dare il bacino della buona notte e mi metto subito a letto. Vista l’ora, sono passate le due di notte, non leggerò nemmeno. Poi, anche se volessi leggere non potrei; disturberei Marco. Marco è un attore che lavora nella compagnia teatrale di mamma e papà e sono già due notti che dorme da noi. Abbiamo ospitato un sacco di volte dei loro colleghi e altrettanto spesso hanno dormito in camera mia. Non che la cosa mi disturbi più di tanto. E poi Marco è una persona simpatica. Tutto il pomeriggio, non ha fatto altro che starmi vicino. Mi ha aiutato nei compiti, mi ha accompagnata in centro. Insomma nonostante la differenza di età, lui ha trentasei anni e io diciotto, mi sento a mio agio con lui. A dire il vero fino in fondo, ci sono stati dei momenti in cui mi ha messo anche in imbarazzo; come quando prima di andare tutti a teatro, io ero in bagno a pettinarmi e lui passando davanti alla porta aperta, si è imbambolato a guardarmi.
Neanche avesse avuto una visione mistica. Ho persino pensato di piacergli…
Eccolo che viene a letto.
“Mara, chiudo la porta?”
“Chiudila, se lo vuoi. Perché se preferisci che sia aperta…”
“Lo dicevo per te.”
“Io dormo sempre con la porta chiusa, anche d’estate”
“Quand’è così, allora chiudiamo. A proposito, ti spiace se apro un po’ gli scuri della finestra?”
“Puoi fare come credi, tanto io sto già ...
... dormendo”
“Notte.”
“Notte…”
Che strani effetti produce a volte la stanchezza. On riesco a prendere sonno. Anche mia madre lo dice spesso: a volte è così stanca che non riesce a prendere sonno. Forse l’eccitazione della serata: la prima dello spettacolo, tutta quella gente, le risate al ristorante, tutto questo deve aver contribuito a farmi perdere il treno del sonno. Vuol dire che mi accoccolo per bene, nell’attesa che ne passi un altro.
……
E’ passata circa mezzora da quando abbiamo spento la luce.
Finalmente il sonno mi sta obnubilando il cervello, quando una leggera ventata d’aria fresca fa riaffiorare appena la mia coscienza.
Non ho ben idea cosa sia e, oramai vinta dal sonno, non mi preoccupo nemmeno che forse potrebbe essermi caduta la coperta. Proprio stasera che per sembrare più grande, anziché il solito pigiama, per dormire ho indossato una camicia da notte.
Avverto un’ombra accanto al mio letto.
Deve essere Marco che carinamente, accortosi del fatto che sono scoperta, avrà pensato di raccogliermi la coperta e il lenzuolo.
Penso, con un piccolo ulteriore incremento di lucidità, che è meglio rimanere nella mia posizione, se voglio godermi questa sua ennesima attenzione. Per tutto il giorno non si è perso occasione per coccolarmi.
Ma c’è qualcosa di strano, mi dico.
Non capisco cosa stia accadendo.
Non solo Marco non mi ha ricoperta ma mi è sembrato addirittura che si avvicinasse di più e con le labbra mi sfiorasse le cosce.
Nonnònnnònonèpossibile.
Lui è un uomo ...