Momenti di coppia
Data: 18/07/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu
... falla tua! Voglio che soffra, che capisca chi c’è nel mio cuore e perché lei è solo una nullità» le disse tutto d’un fiato. Michela raccolse lo strapon e lo infilò. Chiara l’attendeva appoggiata la muro, dove con la sua altezza avrebbe potuto imporre la sua forza, ma si sorprese del sentire la forte mano maschile prenderla e sbatterla sul letto. La ragazza sorrise a quel gesto dolce e rude, senza curarsi di altro penetrò la rivale, spinse con tutte le sue forze e la scopò mentre Valerio assisteva in piedi, appoggiato alla porta, a quella monta così selvaggia e delicata allo stesso tempo«Credevi sarebbe potuto essere tuo, eh? Insulsa puttanella!» la insultò Michela«No! Ancora!» cercò di rispondere Chiara annegando nel piacere dell’esser dominata«Lo sapevi, eh?» la sbeffeggò ancora rallentando i colpi«È tuo! Ma fammi godere, ti prego!»«Sì, è mio! E tu non lo farai venire mai più!» urlò rabbiosa. A quelle parole il ragazzo capì come fosse il momento di allontanarsi e silenzioso uscì dalla porta«Non è venuto! Viene solo con te! Sììì!» urlò venendo Chiara. Michela rimase immobile e scioccata da quella rivelazione. Chiara si raggomitolò su sé stessa mentre la ragazza uscì dalla camera, non le importava più della fan. Percorse la casa alla ricerca di Valerio e lo trovò sulla sua poltrona con un altro bicchiere di Whisky in mano«Primo?» ...
... chiese«Secondo.- rispose lui senza girarsi- Togliti lo strapon prima di avvicinarti» scherzò. Se lo tolse senza fiatare e lo lasciò cadere rumorosamente a terra. Girò intorno alla poltrona, si issò su di lui e lo fissò negli occhi iniziando una lenta sega«Perché?»«Perché le altre non le amo. Possono scopare bene quanto vogliono, ma non riesco a venire» ammise sconsolato«Era così duro con lei?»«Forse» rispose laconico. Si penetrò da sola lasciandosi scappare un gemito«Scopami» le afferrò il culo e la spinse su e giù osservando il grosso seno ballare nonostante il reggiseno. Alzò lo sguardo a fissarla e non resistette, strinse con forza e si alzò. Le braccia sotto le gambe, la tenne ferma mentre il suo cazzo entrava ed usciva. Ruvido, violento, rabbioso«Ci saranno volte più porche…volte più dolci…ma sarà sempre fare l’amore»disse lei rilasciando in poco tempo la tensione accumulata in un potente orgasmo La mattina si svegliò nella stalla, un lenzuolo a coprire il suo corpo, dei vestiti poggiati poco più in là e un piccolo bigliettino“Una goccia in mezzo al mare. Tu non sei altro che questo, ma nonostante tutto riconoscerei quella goccia anche fossi lontano miglia. Sarà una bella giornata, vai a cavalcare. Hai ancora più di 48 ore prima che tu mi cancelli e mi basteranno cinque minuti per dimostrarti che non possiamo cancellarci davvero”