1. Il corso di aggiornamento


    Data: 20/07/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: nomade

    ... po’ di imbarazzo a farmi ammirare così, ma non ebbi cuore di muovermi. Senza parlare poggiò le mani sulle ginocchia e mi aprì le gambe: un sorriso compiaciuto gli apparse sul volto. Si chinò verso di me e poggiò la bocca sulla fighetta: sentii la lingua che separava le grandi labbra e che mi penetrava. La faceva entrare e uscire da me, poi percorreva le labbra e me le succhiava. La sentivo muoversi come un serpente, con il calore del suo respiro mischiato ai miei umori. Dalla bocca mi uscivano solo respiri corti e veloci. Poi passò a giocare col clitoride: ci girava attorno, lo succhiava e mordicchiava. Senza rendermene conto i miei respiri si articolarono in “oooohhh si… si ti prego…”. Si staccò a sorpresa, lo guardai un secondo perplessa, ma mi fece ruotare di pancia: di nuovo mi riaprì le gambe. Ora mi sentivo davvero in imbarazzo: ero completamente esposta e come se non bastasse mi aprì i glutei con le mani. La fighetta aperta e lucida di succo… il bottoncino anale ancora contratto. “Sei troppo bella” lo sentii dire. Io ero ancora terribilmente imbarazzata e la cosa si vedeva dalle contrazioni della fighetta e dell’ano: si muovevano insieme come se si volessero nascondere. Ma lui non mi lasciava: mi teneva aperta ed esposta per potermi guardare. Poi si abbassò e sentii la lingua sfiorarmi il bottoncino… ebbi un sussulto. Istintivamente cercai di chiudere le gambe, ma me le tenne ferme col suo peso e disse: “stai tranquilla tesoro”. Poi tornai a sentire la lingua che mi ...
    ... sfiorava. Girava in tondo attorno all’ano, poi scivolava giù… arrivava alle grandi labbra e le seguiva… penetrava nella mia patatina e poi riusciva fuori e tornava all’ano. Poi lo sentii che cercava di forzarlo piano: la punta si faceva strada. Ogni volta che passava dalla patatina, l’ano era sempre più morbido e rilassato e riusciva ad entrare un poco di più. Andò avanti così per un po’, poi lo sentii… aveva appoggiato il glande sulla mia fighetta e lo strusciava dolcemente e con la stessa dolcezza lo spinse dentro. A volte se vuoi che una cosa succeda, e sai che accadrà a momenti, l’attimo in cui sta succedendo ti prende lo stesso alla sprovvista… Nello stesso momento che lo sentii aprirmi e scivolare dentro, fino a riempirmi, mi esplose come un sole dentro la pancia: ondate di energetico calore iniziarono a diffondersi a cerchi concentrici. “Oddio… ohhh…” fu la sola cosa che riuscii a dire. Federico si stese su di me, fra le mie gambe aperte e sulla mia schiena, mi spostò i capelli dalle spalle e mi coprì di baci. Si muoveva piano e alternava spinte con baci sul collo, sulle spalle e sulla schiena. Io sollevai un poco il bacino per agevolare i suoi movimenti ed il mio piacere. “Ale ti adoro” mi sussurrò all’orecchio “sei solo mia” “Sono tua da anni ormai” gli risposi con un leggero affanno. Continuò a muoversi con ritmo lento, poi si fermò, uscì ed io mi voltai sulla schiena. Ci baciammo in maniera appassionata, poi lo invitai a stendersi. I suoi occhi scuri mi guardavano: ...
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