LA METAMORFOSI DI SELENE
Data: 21/07/2018,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory
... provava.Alla prima botta quel senso intenso, a volte doloroso di irreversibile lacerazione. Era lo sfintere, un muscolo involontario, che si era dovuto dilatare. Sollecitato con la forza aveva deciso, infine, di lasciarsi penetrare.Dopo, pian piano, diventava tutto sempre più piacevole e facile.In pochi minuti non esisteva cazzo, per quanto grosso e spesso che non potesseviaggiare nel suo buchetto a qualsiasi velocità e profondità.Intanto si preparò al dolore, pur di farla finita.La donna le stava passando della crema intorno all’ ano.Franco si era posizionato dietro alla sedia su cui era adagiato il malridotto Carlo. Nella stanza le luci erano soffuse, ma un faretto illuminava bene la zona in cui Selene, prona, era costretta a dare spettacolo di sé.Sua moglie, invece, armeggiava con uno strano arnese pieno di punte, ma per Selene fu ancora più sorprendente scoprire cosa fosse.Si trattava di una cinquantina di bastoncini di legno lunghi circa quaranta centimetri, spessi poco più di uno spiedino.La donna ne raccolse un gruppetto, circa dieci, e stranamente li infilò in un profilatticoparticolarmente grossolano.“ Questi sono matti” pensò, quando la donna, sempre carezzandola con delicatezza, come dovesse darle una supposta, introdusse, senza sforzo, il preservativo nel suo culetto, provocandole solo un attimo di disagio.Un – Ohoooo ! – esagerato e stupido, venne dalle spalle del paravento, mentre i bastoncini venivano infissi per oltre venti centimetri dietro di ...
... lei.Immediatamente dopo, la donna di Franco, si mise comoda e sempre carezzando e baciando le sue chiappe chiare e morbide, iniziò lentamente e inesorabilmente, con attenzione e maestria a infilare, proprio al centro degli altri, un altro bastoncino.VIIISelene capì, ed ebbe un brivido.Non era un gioco innocente quello a cui la sottoponevano, ma probabilmente una sottile e crudele tortura.Questo accadeva sotto gli occhi increduli del povero Carlo: semplicemente terrorizzato.Anche Selene aveva paura, non riusciva assolutamente a capire dove si potesse mai arrivare in quel contesto.Aveva sensazioni contrapposte, come pensasse di trovarsi al centro di uno scherzo e di una tragedia, contemporaneamente.Quelle persone non sembravano cattive, ma si comportavano da aguzzini.“ Ah !” pensò con raccapriccio Selene “ Se non ci fosse stato Carlo!”Intanto i bastoncini dietro il sedere aumentavano e mentre tutto era cominciato in modo indolore, adesso la presenza di un oggetto che diventava sempre più largo cominciava a farsi sentire.Ad ogni piccolissima penetrazione, l’ ano si allargava contemporaneamente spinto dall’ interno e le sue pareti cedevano inesorabilmente.Quando l’ ultimo bastoncino fu penetrato, Selene si sentiva completamente aperta e indifesa. Controllò con la mano il suo buco spalancato, tastandone le pareti e si rese conto che quella sensazione di apertura che le toglieva il respiro era fondata. Infatti aveva l’ ano spalancato per una larghezza della dimensione di una palla di biliardo, ...