1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.-


    Data: 18/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof.

    ... permettevano tutto ed eri un eroe se ti mostravi forte e uomo, sei un bambino prima ti adatti e meglio è per te. Forza, sali sopra-, lo seguivo. Arrivati al proprio letto ha appoggiato la valigia, si è rivolto verso di me e mi ha detto:- sto male-, gli ho chiesto cosa avesse e prendendomi il polso mi ha costretto ad appoggiare la mano sul suo pene dicendomi: -è durissimo mi fa male fai qualcosa, in quel momento mi ha sorpreso la sua intraprendenza e la sua sfacciataggine anche se viste le condizioni avrei potuto aspettarmi un suo comportamento del genere, ma non così. Devo essere diventata di tutti i colori dalla rabbia ma anche dalla vergogna. L’avrei disintegrato Come mi teneva il polso mi sono resa conto della sua forza. Non riuscivo a divincolarmi dalla presa e costretta ad appoggiare la mano mi sono anche resa conto che era davvero molto duro e, a sentire al tatto, anche abbastanza grosso. Cercavo di togliermi da quella situazione e lui continuava a stringermi il polso costringendomi a palpargli l’uccello, diceva: -altre donne mi hanno detto che lo ho grosso come quello di un uomo, tu cosa dici? Secondo te è vero?- Con la mano libera gli ho dato uno schiaffo, lui allora ha mollato la presa per spingermi sul letto. Mi ci ha letteralmente buttato sopra ed essendo questo attaccato alla parete, ho sbattuto la testa tra muro e spalliera, ho visto le stelle, Un po’ intontita è bastato un attimo affinché me lo ritrovassi sopra. Il suo petto mi bloccava sul letto la mano del ...
    ... ragazzino sul mio seno sinistro e scendeva verso la gamba, ha cominciato a palparmi la coscia nella sua parte esterna, le sue labbra all’altezza del mio orecchio. Lui diceva -mmmmsssiiiiiiiiii sei morbida, pienotta come piace a me, cosce polpose-, intanto sentivo la sua mano tra le cosce che nonostante tenessi strette saliva verso la figa. Ho sentito prima un dito accarezzarmi le labbra tra le gambe, mi sono irrigidita subito, lui se n’e accorto e ha detto -che c’è? Non dirmi che stai già venendo?- Quelle parole dette da un 14enne, un bimbo di cui potevo essere la madre, mi hanno sconvolto. Ero infuriata soprattutto con me stessa perché stavo cedendo. La mano ha continuato e si è impossessata della mia vulva, Lui:- UUUHHHH figa carnosa! Sei splendida-. Con un ginocchio cercava di aprirmi le gambe e cosi sentivo il suo cazzo duro premermi sulla coscia. In quel momento la voce della cuoca che mi chiamava, ha fatto in modo che lui desistesse dall’impresa. Ho risposto alla mia collaboratrice: -Si? Eccomi, arrivo! Sono letteralmente schizzata via da sopra quel letto, dicendo al ragazzo che non l’avrebbe passata liscia, gli ho indicato l’armadio in cui riporre i suoi indumenti e di farlo in fretta che lo aspettavo giù. Mentre mi rassettavo e cercavo un contegno per uscire dalla stanza senza insospettire l’altra, da dietro una mano ovviamente del ragazzo, mi palpava una natica e mi si infilava tra le cosce per accarezzarmi la figa. Io ero imbestialita l’avrei incenerito, me ne sono ...
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