1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.-


    Data: 18/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof.

    ... essere il proprietario ha aggiunto è la professoressa di mia nipote, poi ha continuato: - mi ha detto Bruno che una volta, mentre l'ha vista scendere dalla macchina gli ha offerto uno spettacolo che non dimenticherà facilmente. Aveva la gonna e come ha messo il piede fuori dalla macchina una folata di vento le ha scoperto le gambe fino alle mutandine, lei forse convinta di non essere vista non si è preoccupata di abbassarsi subito il vestito. Bruno ha detto che lei non poteva vederlo ma lui se l'è guardata tutta e se si fosse trattenuta ancora due minuti in quella posizione, l'avrebbe fatta risalire in macchina, portata chissà dove e se la sarebbe fatta. Lei però si è ricomposta, È scesa ha chiuso la macchina ed è entrata a scuola Ha detto che è andato in bagno a farsi una sega micidiale. L'indomani ha cercato di portarsela a casa, con la scusa che all'ora di uscita da scuola non le si metteva in moto la macchina e lo aveva chiamato per darle una mano. Alla fine, dopo aver fatta rimettere in moto la macchina l'aveva invitata ad entrare per lavarsi le mani e darsi una rinfrescata, ma lei non ha voluto. Se avesse messo piede dentro... altro che rinfrescata si sarebbe presa. lo conosci Bruno, no? Certo! Come potevo dimenticare? Bruno, il custode della scuola dove insegno. Era tutto vero, tutto coincideva con il racconto, la folata di vento, la gonna che si solleva, io intenta a prendere i libri che avrei dovuto utilizzare in classe la mattina e che stavo raccogliendo sul sedile ...
    ... passeggeri, l'unica cosa di cui non potevo ricordare era Bruno al quale stavo offrendo lo spettacolo delle mie cosce nude, non potevo saperlo, proprio non avevo idea che lui in quel momento potesse vedermi in quello stato, se avessi appena immaginato figuriamoci se non avrei accuratamente evitato di offrirgli in visione le cosce scoperte. Mi ha invitato a entrare a casa sua quella volta, ma non ero voluta entrare non per paura, ma perché avevo fretta come al solito; ma chi poteva immaginare......... Non volevo entrare, andare dritta a casa con Simone anche a costo di costringerlo, ci si è avvicinato uno degli uomini e ancora un po’ ci mancava che prendesse di peso Simone per portarlo dentro, non volevo lasciarlo solo e li ho seguiti. Subiti altri due uomini si sono avvicinati, dopo le presentazioni ci hanno chiesto cosa gradissimo. Io ho declinato dicendo che tra non molto saremmo dovuti rientrare, Simone, che ha detto di volere della birra, accontentandosi sotto mio controllo, di un’aranciata, si era avvicinato a un altro cliente al tavolino e io ero attorniata dai tre uomini che con la scusa di discutere animatamente non si sono fatti scrupoli nell’appoggiarmi le mani un po’ dappertutto. Prima che la situazione degenerasse ho preso Simone per uscire da quella situazione che diventava molto pericolosa e siamo andati via con la scusa di dover cucinare per gli altri che rientravano da una gita che per quella mattina li vedeva impegnati alla visita a vari Musei e reperti della ...
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