1. Un pomeriggio d'estate


    Data: 23/07/2018, Categorie: Etero Autore: Ade-69, Fonte: Annunci69

    ... jeans.
    
    Prende posto in un tavolo vicino al mio, chiedendo al dormiglione dietro al banco una coca con limone e ghiaccio che però tarda ad arrivare.
    
    I nostri sguardi si incrociano diverse volte nel locale ormai vuoto, mentre penso: "Che ci sta a fare una meraviglia del genere in un posto così desolato, Da sola, per giunta!"
    
    La osservo, la scruto, la ammiro, non posso fare a meno di immaginarla nuda, di carezzare la sua pelle morbida e vellutata, di baciare le sue labbra rosse segnandone i contorni con la lingua. La desidero.
    
    Eccitatissimo dalle mie fantasie mi alzo per andare in bagno a darmi una sciacquata, prima che la sconosciuta si accorga dello stato che denuncia il gonfiore che si comincia ad intravedere dai pantaloni. Ancora un minimo di ritegno ce l'ho.
    
    Mentre mi accingo alle operazioni di rinfresco, sento dietro di me la porta del bagno aprirsi.
    
    Quasi automaticamente alzo lo sguardo e dal riflesso comincia a prendere forma, man mano che si avvicina, la splendida figura della sconosciuta appena entrata. Non posso crederci: "Mi avrà seguito, sarà qui per me?"
    
    Mi guarda dallo specchio in silenzio, io sono chino a sciacquare il viso, lei si avvicina ed appoggia il corpo sulle mie natiche spingendomi delicatamente fino ad attaccarmi al lavandino. Resto ammutolito. Così, preso alla sprovvista, non so che fare.
    
    Senza dire una parola, mi cinge la vita con un braccio, mi slaccia la patta, mette una mano dentro e mi afferra un pene che, per quanto è ...
    ... eccitato, non vuole saperne di uscire dagli slip. Decido di aiutarla slacciando il primo bottone ed abbasso un po' i pantaloni per farlo venir fuori subito. Quando ci riusciamo, è come se fosse stato sganciato da un elastico e duro come una sbarra di acciaio.
    
    Sempre alle mie spalle, comincia a menarlo su e giù mentre mi lecca il collo e mi mordicchia i lobi delle orecchie, sussurrandomi dolcissime porcherie. Poi mi scosta, mi gira intorno ed appoggia sul lavandino un culo che sembra disegnato da Crepax.
    
    Alza la minuscola gonna, si siede con un leggero balzello all'indietro, scosta il perizoma e con voce secca, ordina: "Ora leccala, vediamo se te la sai meritare". Mi sento sotto esame, mi dico: "Non posso fallire proprio adesso, una così probabilmente non mi capiterà mai più".
    
    Mi inginocchio e, mentre le metto la testa tra le gambe, un odore dolcissimo mi avvolge. Mi appresto ad eseguire con l'emozione di un adolescente al primo bacio. Mentre procedo mi accorgo che la sua eccitazione sta salendo: piccoli fremiti, accompagnati da gemiti, mi danno la carica. Ora sento maggiore fiducia in me stesso e nelle mie capacità amatoriali, mi ripeto: "Dai, proprio un pivellino non sei, qui ne va di mezzo l'onore dell'isola e del maschio siculo!"
    
    Così continuo ad indugiare con la lingua tra le grandi labbra, quel gusto delizioso ed inebriante mi invade tutti i sensi in un movimento che rendo volutamente più frenetico. Le mie mani la percorrono fin dove possono arrivare.
    
    Mentre ...