Squisitezza di femmina
Data: 24/07/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Erano parecchi giorni che lui la desiderava caldamente, anzi, festosamente, giacché la pensava appassionatamente ed entusiasticamente. In realtà non era da tanto tempo che l�aveva conosciuta, malgrado ciò questa prospettiva non aveva avuto una considerevole levatura né un ragguardevole spicco, poiché lui captava e fiutava comprensibilmente un non so che particolare nei suoi confronti: a dire il vero un anomalo, un�indubitabile e un�innaturale trasporto, dal momento che non riusciva a definire né a distinguere esattamente con precisione le motivazioni, in altre parole non c�era un perché ben stabilito. Lui sapeva unicamente che doveva superare la strada che lo separava, perché doveva arrivare da lei, dato che voleva toccarla, ma innanzitutto dominarla e in ultimo possederla. Lui aveva una cupidigia sfrenata e una voglia scapestrata di vederla per prestare attenzione alla sua voce, doveva udirla, in quanto era riuscito a interpellarla discorrendo solamente per telefono, ma al momento occorreva, e adesso era diventato necessario ascoltare la sua voce sentendola di persona.La carreggiata pareva non finire giammai, il viaggio era stato lungo, eppure sapeva che ne sarebbe valsa in conclusione senz�eccezione la pena. Lui aveva l�indirizzo della sua abitazione, l�aveva sentita da poco, era istruito che lei lo stava aspettando, chissà se anche lei si sentiva così come lui. Sì, certo, però lui come si sentiva? Non riusciva ancora a capirlo né a decifrarlo con chiarezza, per il fatto ...
... che poteva essere angoscia, ansia, apprensione, paura, o che cosa? Non lo sapeva, lui era informato e aveva ben chiaro soltanto che doveva andare da lei. Arrivò presso uno spiazzo di fronte a un campo di calcio in erbetta e rallentò, parcheggiò l�auto e scese, agguantò la valigia e s�avviò verso il cancello all�entrata del palazzo. L�ansia aumentava, l�apprensione ugualmente, però l�idea di darlo a vedere gli causava un certo impiccio, così fece un respiro profondo e balzò verso il cancello dell�ingresso che nel frattempo si era spalancato davanti a lui, dopo salì utilizzando l�ascensore, perché doveva andare al piano che lei gli aveva indicato, però in quell�istante un inatteso fremito lo colse a bruciapelo mentre spingeva il tasto che fece bloccare le porte.Adesso era lì, tra qualche istante l�avrebbe vista e lei avrebbe adocchiato lui esaminandolo con cura, in quei pochi secondi infatti, tutte le domande e tutti gli interrogativi che si era immaginato durante il viaggio, si ripresentarono tutti in una volta affollandosi e ammassandosi nella sua mente tormentandolo e vessandolo. A un tratto però repentinamente scomparvero, giacché si erano frattanto aperte le porte dell�ascensore, lui uscì e vide una porta che s�apriva, la mente si liberò affrancandosi, il gusto si disidratò prosciugandosi, mentre la vitalità del plasma dentro quelle arterie diede l�impressione di colpo d�ibernarsi cadendo in letargo. Lei apparve rapidamente di fronte a lui e la vide bassa, così come lei ...