Squisitezza di femmina
Data: 24/07/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... aveva minuziosamente descritto con quegli occhi lucenti e vivi, con un bel corpo compatto e piccino, però ben aggraziato, carino e proporzionato. La prima cosa che gli venne in mente fu impulsivamente d�abbracciarla, sì, lo voleva eccome, e così fece, poiché non sapeva se anche lei stava sperimentando quelle emozioni, visto che in quel preciso istante lo stavano devastando e scombussolando dentro, lei a quel punto sorrise e in modo fulmineo gli comunicò:�Io ero già pronta, t�aspettavo sai, accomodati pure�.Lui aveva il sentore che quelle parole erano state più vere e che mai erano state così ambite e volute, così entrò e si trovò all�interno d�un piccolo corridoio, s�addentrarono simultaneamente, in seguito s�avvinghiarono animosamente e successivamente lei gli sollecitò:�Dimmi una cosa, hai per caso appetito, cosa posso offrirti? Vuoi sfamarti?�.In realtà, onestamente, egli non ambiva né bramava cibarsi, lui voleva nutrirsi unicamente di lei, del suo viso e della sua bocca, acutamente lei lo intuì, cosicché di getto e in modo scaltro brillantemente gli manifestò:�Su vieni con me, seguimi, spostiamoci di là in fondo, che in questo modo ci facciamo indisturbati in pace tutte le moine che vogliamo�.Lui replicò candidamente e sobriamente con un sì, giacché pareva un burattino, eppure era in fin dei conti ciò che ambiva, starle vicino, trovarsi di sopra, avvertire e cogliere per intero la sua personale essenza odorosa di femmina, in quanto questa sottigliezza lo aveva catturato ...
... e pizzicato sin dal primo istante colpendolo sulla porta d�ingresso. Tranquillamente mano nella mano s�avviarono verso la camera in fondo al corridoio ed entrarono, là dentro c�era un talamo nuziale composto con due giacigli individuali, ci salì sopra pazientando che lei eseguisse in ugual modo l�azione, appena lei s�adagiò sul giaciglio le loro bramose cavità si sfidarono incrociandosi e sfregandosi per la prima volta, le loro lingue si toccarono gareggiando appassionatamente, lui sentì il suo sapore sulla lingua, ora sì che lo conosceva scoprendolo appieno. Lui non riusciva a pensare ad altro, se non alla voglia di denudare e di scoperchiare quell�individuale e prezioso organismo, quell�ornamento privilegiato di femmina che con regolarità gli era sembrata così distanziata, formale e pure scostante, però che conosceva molto bene d�essere irruente e torrida, così come il rovente e sincero disco luminoso del sole nel periodo estivo. Sì, adesso finalmente l�aveva tra le sue braccia, la sentiva fremere e ribollire sotto di lui, al suo tocco, sotto le sue mani, tenuto conto che velocemente al momento erano essenziali, ignudi e sguarniti, intanto che il loro appassionato ardore dava l�impressione di squagliarsi, liberando e infine aizzando piacevolmente i loro corpi.Alla fine lui la toccò tastandola con una tale decisione e con un�accurata fermezza, visto che voleva scoperchiarla tutta per bene denudandola con le mani, precisamente ciò che il suo individuale ingegno identificava e ...