1. Io, puttana ... tardiva


    Data: 26/07/2018, Categorie: Etero Autore: babbacombe_lee, Fonte: RaccontiMilu

    ... e pelato e lei decisamente sovrappeso mi passano a pochi metri.Stanno parlando ed il marito, distratto dalle mie gambe, si prende dalla consorte un bello strattone.Per un soffio non gli ho riso in faccia mentre mi passavano davanti, poi l�ho visto.Se ne sta appoggiato alla balaustra che cinge la grande apertura circolare che conduce ai parcheggi.Chissà da quanto tempo sta lì.è molto giovane, diciamo sui diciotto venti, tiene un cellulare in mano ma non sembra interessato al suo display, i suoi occhi puntano dritti in avanti, come se stesse osservando qualcosa di molto interessante.Sta guardando me, o meglio le mie gambe?Faccio la prova, approfittando del fatto che non può vedere dove sia puntato il mio sguardo, attraverso gli occhiali da sole, rimetto a posto la gamba accavallata e subito dopo riaccavallo l�altra, facendo in modo di far salire ancora di più la gonna.Sì, stava proprio guardando le mie gambe, perché l�ho visto trasalire un attimo.Non molla, è rimasto inchiodato lì, con gli occhi fissi su uno spettacolo che sembra non essere disposto a perdere, anzi, ora sembra quasi ostentare una certa sicurezza, come se avesse capito che io lo sto facendo apposta.Arriva il cameriere con il conto e sono costretta a togliermi gli occhiali da sole, dopo essermi seduta come una ragazza di buona famiglia.Quando mi alzo guardo nella direzione della balaustra, non c�è più, deve aver capito che lo spettacolo era finito e magari adesso starà guardando le gambe di qualche donna più ...
    ... giovane di me.Ho girellato senza meta per il centro commerciale fino alla chiusura, senza più pensare al ragazzo, anche se un paio di volte mi è sembrato di intravederlo in mezzo alla folla.Quando alla fine mi sono decisa a tornare a casa era parecchio tardi ed il parcheggi quasi vuoto.Non mi sono mai piaciuti i parcheggi deserti ed il rumore dei tacchi alti e sottili mi sta mettendo un po� di ansia, mentre cerco di ritrovare la macchina.Sono stata una stupida, perché dovevo scendere giù nello stesso punto in cui ero salita, ora non è facile orientarsi, perché la conformazione del parcheggio è diversa rispetto al piano superiore, ma alla fine, dopo un po� di giri, trovo la mia macchina.Mi è comparso davanti mentre frugavo nella borsetta alla ricerca delle chiavi.Io ho fatto un salto quando mi ha detto semplicemente �ciao�, non mi aspettavo di ritrovarmelo davanti, poi mi ha preso una mano, una stretta decisa, ma non violenta, e mi ha trascinata via.Veramente non proprio trascinata, mi ha detto �vieni�, a bassa voce, ed io l�ho seguito facendomi tirare leggermente.Lo guardo, è un bel ragazzo, alto e muscoloso, è anche molto giovane, forse non ha neanche diciotto anni ed io � potrei essere sua madre.Mi ha portata in una specie di anfratto, dietro uno di quei raccoglitori dei carrelli del supermercato, è un angolo defilato ed in penombra dove, probabilmente, non passa mai nessuno.Ho realizzato la piega che stava prendendo la situazione quando mi ha spinta contro la parete.Non è ...
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