L'amore è un gioco stupendo - Racconti Erotici

L'amore è un gioco stupendo

... giocare a calcetto gli ho chiesto di rinunciare alla patita perché avevo urgenza di parlargli, lui “nonostante sapesse tutto” con fare preoccupato ha accettato di fare una passeggiata. Ha capito la mia richiesta immediatamente è solo per farmi un favore e facendolo senza troppo entusiasmo mi avrebbe aiutato, a realizzare il mio sogno, ma ho voluto approfondire di più l’argomento e gli ho addirittura suggerito cosa fare. A me non mi aveva mai dato il culo e quindi avrei voluto che glielo facesse, con me era sempre stata lei quella che decideva come fare l’amore, avrei voluto vederla dominata. Lui con una mano sulla mia spalla in segno di profonda amicizia mi ha confessato che quelle erano cose che “a prescindere” avrebbe fatto. Finalmente questa era la prima volta che onestamente e senza ipocrisie mi parlava. Gli avrei telefonato in serata per dirgli se sarebbe potuto venire subito. Ci siamo salutati e ognuno per la sua strada. Farti nemmeno cinquanta metri lui ha chiamato subito Chiara e:- “Tutto apposto Chiara, me lo ha chiesto e spero stasera che mi chiamate” C“Farò di tutto, anche io non vedo l’ora!!” A:-“ certo, allora non fare storie ho una voglia di scoparti che muoio. Non negarti, non fare finta di vergognarti, e poi, quando saremo insieme ho avuto carta bianca con te” C:-“ sarò sfacciata!!! Se lui vuole avermi troia mi avrà così, ciao ciao.” Arrivato a casa è stata direttamente lei a chiedermi se avevo fatto qualcosa, ovviamente le ho raccontato tutto e le ho ...

... confessato che avevo acconsentito che Aldo diventasse il Padrone della situazione, io sarei solo stato in disparte senza metterci bocca. Dopo cena fui io a dire a Chiara di chiamarlo. Lei con un po’ messa in scena e solo dopo una mia ulteriore conferma ha preso il cellulare e lo ha chiamato. Tempo cinque minuti è arrivato ed io ho inteso chiarire ulteriormente le cose dicendo che da questo momento in poi non sarei più per intervenuto nei loro giochi . Proprio davanti a me Aldo ha tirato subito fuori, non era ancora proprio rigido, ma le dimensioni che già aveva davano l’impressione che avesse tirato fuori una proboscide e rivolgendosi a Chiara:-“ dai, facciamo vedere al cornuto di tuo marito quanto sei troia!!” Chiara in silenzio le si è avvicinata e guardando me glielo ha preso in mano, mi sono reso conto che mi stava guardando e per riscaldare l’ambiente “se c’è ne fosse stato il bisogno” dai Chiara, fammi vedere come sei troia, datti da fare. Chiara con un po’ di stizza:-“va bene, ora ti faccio vederi io”. Intanto Aldo dopo avergli sbottonato la camicetta e tirato fuori le tette le pizzicava i capezzoli con forza, lei si ritraeva facendo delle piccole smorfie. Con l’uccello di Aldo ormai duro come il legno in mano gli ha chiesto di andare in camera e lui, come se dovesse essere tirato per questo ha iniziato a seguirla, vedevo già che Chiara apprezzava la nuova situazione è ancor di più quello che stava facendo. Io subito dietro di loro sono andato a sedermi sulla poltrona che ...