L'amore è un gioco stupendo - Racconti Erotici

L'amore è un gioco stupendo

... avevamo ai piedi del letto. Aldo le ha sollevato subito la gonna mentre si sedeva sul letto e mettendo al nudo le sue rotondità gliele ha afferrate con forza, quasi come per piantarci le unghie dentro, poi ha infilato in dito sotto il filo del perizoma che indossava e tirandolo glielo ha fatto entrare ancora di più nel solco. L’ha fatta girare di spalle e si è trovato con il viso proprio davanti quello splendore. Lo palpava appassionatamente, poi rivolgendosi a me:-“ hai del lubrificante?” Ma certo, mi sono alzato e sono andato a prenderlo. Lui:-“ ora tesoro devo aprirti il tuo splendido culetto, mi sa che sia ancora vergine diceva aprendole le chiappe e guardando i sui buchino” C:-“si, sono vergine dietro, non voglio che mi sfondi” A:-“zitta, ormai sei mia e io non transigo, girati e lubrificami il cazzo, se non lo fai bene peggio per te” Chiara rivolgendosi a me:-“ diglielo te che non voglio, diglielo che dietro sono vergine” Io:-“io non ci sono, sono fatti vostri. Arrangiatevi” Chiara non era più tanto convinta della bontà della situazione che si era creata. Comunque un po’ se la era cercata, avendo capito che non avrebbe potuto contrattare questa cosa e giratasi con mota calma e con molto imbarazzo ha iniziato a massaggiargli tutta l’asta con entrambe le mani fino alla base guardandomi negli occhi. Io non manifestavo nessun sentimento, niente apprezzamento e niente disapprovazione. Invece di guardare il suo cazzo continuava a guardare me, e alla fine io :-“dai su, fatti ...

... rompere quel culo che a me non hai mai dato” C:-“ lo farò si, e a te non lo darò mai” Aldo si è alzato, l’ha fatta girare di spalle e poi l’ha fatta salire a pecora sul letto, cosa che ha fatto senza fiatare, lui con l’uccello in mano si preparava ad incularla, con l’alta mano le ha dato alcune pacche sulle chiappe, poi....”ci ho ripensato, sdraiati che è meglio”. Anche questa volta ha ubbidito senza fiatare. Chiara mi sembrava già domata, non insisteva per non farlo come faceva con me. Lui gli è salito sopra a cavalcioni in ginocchio e abbassandosi il cazzo lo ha abboccato al suo buchino, uno strillo è risuonata in tutta la casa, io stavo in silenzio a godermi la scena e lui :-“ cosa hai da lamentarti che non sono entrato, e quando lo farò cosa farai?”. C:-“ ma come, con tutto questo dolore non sei entrato?” A:- “ solo la punta, ora spingo ancora e se griderai ti farò venire il culo rosso dagli sculaccioni” Lei mugolava e sgambettava fremendo in attesa della penetrazione, ma ecco che con un’altra spinta ha fatto entrare solo la cappella, lei per non gridare stava mordendo il cuscino e continuava a pelare con le gambe mugolando. Lui si muove con lentezza avanti e in dietro senza però aumentare la penetrazione, proprio quando lei iniziava a rilassarsi le ha dato un’altra ulteriore spinta, non ha resistito e ha gridato nuovamente, ormai però con lui sopra e con il cazzo assicurato dentro non sarebbe più potuta scappata, spingendo Aldo entrava sempre di piu, era a metà cazzo, il ...