L'amore è un gioco stupendo - Racconti Erotici

L'amore è un gioco stupendo

... senza concedergli nessuna tregua ha iniziato a pomparle, veramente la sua resistenza era esagerata e Chiara vedevo che iniziava ad avere un’espressione compiacente. Quella inculata non sembrava un atto di amore, ma sembrava più una missione per chiarire le gerarchie con lei. Finalmente ha raggiunto e tirandola con forza a se è rimasto lì piantato dentro di lei immobile, per almeno cinque minuti. Non capivo cosa stesse succedendo, ma l’ho capito dopo poco, ho visto Chiara che stralunava gli occhi e lui per l’espressione che aveva sembrava che stesse orinando, così era veramente. Stava orinando dentro Chiara come se lei fosse un suoncesso personale, la stava degradando in modo veramente forte. Sicuramente lui, volendo stabilire la sua assoluta padronanza in lei, sicuramente la stava addestrando per portarla a non farle fare rinunciare a qualunque cosa lui desiderasse facesse, doveva capire che da stasera lei non sarebbe più stata niente, solo la sua cagna, il suo cesso. La spiegazione del perché avesse bevuto tutta quell'acqua ora era Chiara. Ma non è finita, dalla borsa che teneva sul letto ha tirato fuori un tappo anale e tirato fuori il cazzo glielo ha messo facendolo dilatare per fare tenuta. Poi aiutandola l’ha fatta alzare, da quella posizione le ha tolto le manette e tirandola con il guinzaglio l’ha costretta camminare a quattro gambe per il corridoio avanti e in dietro facendo finta di portarla a passeggiare come si fa ad una cagna. Rivolgendosi a me mi ha chiesto se ...

... volevo scoparmela in quel modo, ma io ho declinato, lui allora mi ha detto, deve essere scopata, vieni qui e fammi eccitare nuovamente. Io interdetto mi sono avvicinato e lui:-“ dai datti da fare prendimelo in mano e segami!” Io sempre più interdetto non sapevo cosa fare, quando lei :- “ posso parlare mio Padrone” A:- “ puoi farlo troia “.e invece di rivolgersi al padrone di è rivolta a me :-“dai amore fallo per me, ho voglia di raggiungere”. Proprio per questa sua accorata richiesta e con molto timore ho allungato la mano e glielo ho preso segandolo. Mai fatta una cosa del genere, l’operazione è stata veloce, me lo sentivo crescere tra le dita velocemente fino a farlo diventare ligneo, continuavo a segarlo quando lui :-“ora basta, ora guidamelo nella sua fica, ero come drogato, non riuscivo ad oppormi alle sue richieste è così ho fatto. Lo aveva durissimo, ho dovuto abbassarglielo, con la mano appena riuscivo a tenerglielo tanto era grosso, per farlo entrare nella fica di Chiara che mugolando:-“grazie amore mio”. La mia mano che ancora non lo aveva mollato è stata imprigionata tra le sue palle e la sua fica, e lei ormai infoiata e senza chiedere nessun permesso a parlare :-“togli la mano amore, lo voglio tutto”. Il padrone non aveva niente da dire, praticamente oltre una schiava si era fatto anche un servo. Proprio come fanno i cani in mezzo alla strada se la è scolata a metà corridoio. insultandola come non mai,” tu non sei niente, sei una cagna, sei una troia, ti porterò ...