L'amore è un gioco stupendo - Racconti Erotici

L'amore è un gioco stupendo

... le caviglie, si è messo i suoi piedi sulle palle, lei senza nemmeno girarsi verso di me ha preso quella proboscide con tutte e due le mani e se la è messa nella fica, non ha aspettato che lui la penetrasse, praticamente si è impalata da sola, lui non si muoveva di proposito, voleva farmi vedere quanto fosse diventata vogliosa e sfacciata la mia mogliettina, lui ancora fermo dentro di lei, lei che sembrava una cagna in calore senza ritegno. Per sentire meglio quella mazza dura come il legno roteava i fianchi, con una mano si stringeva un seno e con l’altra si masturbava strusciando velocemente a destra e sinistra il clitoride. Con la lingua si leccava le labbra e ansimava e:-“dai, cazzo!!!!! Scopami cazzo....... muoviti”. Ma lui voleva che la vedessi guaire dal piacere, e lei era veramente così: vogliosa, infoiata e moooolto troia!!!! Finalmente la vedevo senza remore, senza ipocrisie ero riuscito a capire la vera natura di mia moglie ed ho subito pensato a quanto le avessi fatto mancare durante tutti questi anni. Tutto è finito dopo poco con il raggiungimento di lei, lui tirato fuori il cazzo mi ha preso le mani ed ha detto:-“dai masturbami e fai vedere a tua moglie quanto anche tu sia troia. Così ho fatto con loro ancora fermi come erano prima, lo masturbavo sopra la pancia di mia moglie che ancora lì, a gambe larghe con le mani si teneva la fica. Finalmente ha il Padrone ha sborrato il primo schizzo ha raggiunto il seno di Chiara, i rimanenti sempre meno potenti sono ...

... finiti sul suo ventre. Lasciando una mano sulla fica Chiara con l’altra ha raccolto lo sperma che era sul seno e se lo è portato alla bocca, mentre tornava a prenderne altro un piccolo filo di quello sperma gli si era fermato sul mento. Solo allora mi ha guardato e chiudendo gli occhi come per gustare maggiormente quel momento mi ha detto:-“grazie amore mio”. IMPREVISTO La mattina l’unica persona rimasta in casa era Chiara, io ero in ditta e Aldo a lavoro. Stavo già pensando a quando ci avrebbe portato al guinzaglio in casa di amici e già fantasticavo a cosa sarebbe potuto succedere. Improvvisamente ha suonato il cellulare, era il Padrone e:-“mi dici per favore cosa è successo ieri sera con il mio amico?”. Io:-“Padrone, ho fatto del mio meglio, lei mi ha detto di soddisfarlo in tutto ed io ho cercato di farlo”. P:-“ c’è un problema, questo amico insiste perché ti ceda a lui”. Questo proprio non lo immaginavo; oddio...... se ora ripenso a quanto diceva forse qualcosa capisco. Tutti quei complimenti, le sue esternazioni su come mi trovava....... ma arrivare a questo mi sembra veramente troppo. Poi però pensando al fatto che Aldo gli era debitore e a quello che diceva gradendo la mia prestazione ho capito tutto. Io:-“ ma cosa intende padrone?”. P:-“ intendo che ti vuole più spesso e in modo esclusivo, poi non so cosa abbia in mente di preciso”. Io:-“ credo che qualche volta in più con lui non sia un problema, cosa ne pensa?”. P:-“ non é una situazione semplice, lui ti vuole e io non ...