L'amore è un gioco stupendo - Racconti Erotici

L'amore è un gioco stupendo

... sevizi utili, quindi potrai lavarti, andare in bagno, mangiare, l’unica cosa che non potrai fare è andare via, le chiavi le porterò via io. Poi si è seduto sul letto ed io per ambientarmi mi sono messa a sbirciare dalla finestra, mi ero distratta e tornando a guardare il Padrone l’ho visto con i pantaloni abbassati e il cazzo già eretto e:-“ dai cagna, fammi un pompino, tanto tra poco ne avrai anche troppi di cazzi da soddisfare”. Mi sono messa in ginocchio e ho iniziato a farglielo con suo gran piacere, dopo poco abbiamo sentito salire le scale, poi dei paesi, ho capito che ormai questo signore era dietro di me, io intenta a soddisfare il Padrone non ho osato distrarmi, è stato il Padrone a fermarmi, mi sono girata e ho visto questa persona, era un enorme e muscoloso negro, che subito si è abbassato i pantaloni e le mutande, il cazzo ancora moscio era più o meno come quello di Aldo, già aveva iniziato a menarselo per farselo drizzare, cosa avvenuta in un attimo, si è seduto sul letto al posto del Padrone ed ho capito che era lui che avrei dovuto soddisfare, tra le sue gambe glielo ho preso in bocca, non era fresco di bidè, l’odore di maschio che emanava era veramente forte, ma mi ci sono subito abituata, anzi.... erano anni che non provavo una cosa del genere. L:-“ ecco la troia che vi avevo promesso, dovete usare sempre il preservativo per incularla e non fategli del male”. Solo in quel momento ho sentito la sua voce, una parlata decisamente da “Vu compra” e:-“ si ...

... tranquillo, anche perché hai promesso che la riporterai nuovamente, prometto che più di sette otto per sera non la scaperanno parola di Alex. P:-“ ok, la lascio in buone mani, ciao, ci vedremo tra due giorni”. Ho sentito partire il Padrone con la macchina mentre stavo facendo ancora il pompino ad Alex. Mentre gli leccavo gli enormi testicoli tra un sospiro è un altro Alex mi parlava, siamo in ventidue congolesi e ti dovremo abituare ad apprezzare cazzi neri, e credimi, il mio è uno dei più piccoli. Mi ha fatto sospendere il pompino per fami impalare si è buttato giù di chiena e prendendomi per i fianchi “dandogli la schiena” mi ha tirato a se fino a quando non sono riuscita a prenderlo tutto . Mentre lo sentivo molto eccitato:-“ ti piace cazzo nero? Vedrai quanti altri cazzi di compagni neri avrai, ora noi padroni, tu solo troia schiava, se avevi fica ti facevano anche quella”. Il suo parlare è stato interrotto da Ali, altro negro che era rientrato dalla spiaggia vicina e anche lui tirato fuori il cazzo me lo ha sbattuto in bocca, il puzzo di piscio misto a quello di sperma si sentiva già da mezzo metro, mentre Alex stava raggiungendo, Ali mi era arrivato alle tonsille e le mani che glielo tenevo non erano sufficienti a coprirglielo tutto, la mia bocca spalancata al massimo appena era sufficiente ad accoglierlo. È arrivato Mohamed, lui mi ha guardato con poca simpatia, non accettava che una come me si dasse in quel modo a tutti, anzi.... si è avvicinato e mi ha sputato addosso ...