1. L'amore è un gioco stupendo


    Data: 26/07/2018, Categorie: Cuckold Gay / Bisex Dominazione / BDSM Autore: Antinoos

    ... vita “per cose che non desideravo si venissero a scoprire” preferivo omettere e non mascherare con patetiche bugie. Ormai per il Padrone stavo diventando un libro aperto, sapevo questo e tutto giocava a suo favore! Non trovavo e non conoscevo il modo di raggirarlo, quindi rimanevo in silenzio, silenzio che hai suoi occhi corrispondeva ad una ammissione di colpevolezza . E poi.... mi ripetevo: colpa di cosa? Di questo lui si è fatto forte:-“ allora troia ammetti che ti è piaciuto essere scopata da tutti quei negri?”. Io sempre in silenzio, “altra ammissione di colpa” Potevo sentirmi in colpa per una cosa che voluta da lui mi aveva dato piacere invece che disturbarmi??? Questo è quello che pensavo dentro di me, continuavo a rimanere in silenzio. P:-“ lo sai vero che per il fatto che non rispondi e per il fatto che ti è piaciuta questa esperienza sarai punita?” Io:-“ no, la prego Padrone, non mi punisca, cosa ci posso fare se mi è piaciuto?” P:-“ non hai risposto prontamente e già questo ti ha messo nella condizione di essere punita e poi...il fatto che hai provato piacere lo considero un tradimento!!!” Non c’era niente da fare, dovevo essere punita a prescindere, era meglio stare in silenzio per non peggiorare la situazione, ormai il Padrone aveva subito questo “affronto” e sarei dovuta essere punita. Punto. Capita l’antifona il mio silenzio era una necessità per non peggiorare la situazione, il silenzio del Padrone invece era dovuto sicuramente al pensare di come mi avrebbe ...
    ... potuto punirmi. Viaggio corto ma è intenso di pensieri. Arrivati a casa mi ha fatto fare subito una doccia, ma nel suo intento c’era la volontà di umiliarmi e:-“ non lo sentì come puzzi di quel profumo che quasi tutti i negri usano? Se non ti vedessi sembreresti uno di loro??” Preferivo non rispondere, era stata sua la responsabilità di quanto accaduto, ma io stavo diventando il capro espiatorio il giorno di Kippūr. Dovevo espiare i miei peccati ed era arrivato il momento, non sapevo cosa avesse in mente, ma sapevo che sarebbe stata una punizione a prescindere dei fatti e delle responsabilità, ma solo per il fatto che lui è il mio Padrone e per questo era una cosa giusta e meritata. Insomma, una punizione educativa. Per la piega che stavo prendo, per l’aumentare del mio appetito sessuale credo che le punizioni da ora in poi aumenteranno in modo esponenziale. Ma andava bene anche questo, perché alla fine voleva dire che gli interessavo. Mi ha voluta completamente nuda e subito, per esercitare la sua prerogativa di possesso mi ha voluto mettere il tappo anale e già lo sentivo leggermente appagato, questa manovra già mi trasmetteva la sua appartenenza. Le sue attenzioni si non accentuate anche nei riguardi del mio ormai ben visibile seno, per prima cosa mi ci ha dato un paio di bacchettare dietro le ginocchia facendomi mettere in ginocchio, mi ha fatto mettere le mani dietro la testa legandomele, la lunga corda, passata dietro la schiena me l’ha legata tirandola alla campanella ...
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