L'amore è un gioco stupendo
Data: 26/07/2018,
Categorie:
Cuckold
Gay / Bisex
Dominazione / BDSM
Autore: Antinoos
... del tappo anale. Impedito a proteggermi, senza pensarci due volte ha preso due mollette e me le ha masse ai capezzoli, non solo le ha strizzate un po’ con le dita, poi muovendole mi ha fatto un male esagerato, non ho potuto fare a meno di gridare. Stasera non temeva che facessi troppo casino, mi ha solo minacciato che ogni grido avrebbe aumentato la punizione. Potete immaginare se mi sarei più permessa di lamentarmi ad alta voce. Per impedirmi di alzarmi e per evitare un mio allontanamento mi ha fatto incrociare le caviglie e legato i pedi. Poi tanto per iniziare con due colpi decisi credo mi abbia marcato le chiappe, mi ha lasciato lì in ginocchio e si è messo a guardare la TV. Ogni poco si alzava, veniva a vedermi ed ogni visita mi maltrattava i capezzali e mi dava un paio di bacchettate quando sul seno, quando sul ventre e dopo sulla schiena, in vita, glutei, cosce, insomma un po’ da tutte le parti. Non potevo concepire, solo per il fatto di non riuscire a fingere o dire falsità di subire tutto questo. Ma ero stata io a voler diventare la sua schiava, per questo non potevo far altro che fare un “mia culpa”. Poi riflettevo e con la mentalità innata che avevo di essere una schiava mi dicevo..... meritata o no questa punizione era giusta, quasi mi sentivo di ringrazialo. E l’ho anche fatto, più proseguiva la punizione più mi sentivo di farlo, ogni volta che veniva a rinnovare la tortura :-“ grazie Signore, fa bene a punire la sua schiava troia!!!”. P:-“ vedo che inizi ad ...
... apprezzare anche le mie attenzioni e visto che lo riconosci ti terrò un’altra mezz’ora così” “Grazie Padrone” Il maltrattamento ai capezzoli e frustate a parte le ginocchia iniziavano a farmi veramente male, ma un’altra mezz’ora me la ero meritata. Ma più di ogni altra cosa sentire le sue attenzioni mi faceva capire il desiderio del Padrone di possedermi, di avermi a disposizione, una forma di dipendenza “vittima carnefice” che mi faceva sentire appagata, non importava quali attenzioni mi dedicava, l’importante era riceverle. E se lui si sentiva tradito voleva dire che lo avevo fatto e che gli interessavo. L’importane era avere questo rapporto per entrambi, io come vittima e lui come carnefice. Un connubio perfetto. Passata la mezz’ora e ricevute altre tre quattro visite punitive mi ha liberato i piedi e mi ha fatto alzare, ma mi ha lasciata le mani legate dietro la testa collegate al tappo anale, non potevo sedermi non facilita e stavo lì in piedi, lui si è messo nuovamente a guardare la TV. Dopo poco, stanca di tutto :-“posso chiedere padrone” P:-“dimmi pure” Io:-“ sono stanca, potrei andare a stendermi?” P:-“ certo, ma lo farai come sei ora, mani legate tappo e mollette”. Io:-“ è giusto padrone che mi punisca così, la ringrazio”. Sono andata sul letto e finalmente mi sono potuta riposare, anche se in malo modo. Dopo un paio d’ore è arrivato anche il Padrone, io non le chiedevo niente e solo di iniziativa propria mi ha liberato le mani e:-“parlami di tutto liberamente e non ...