1. L’esame di martina - capitolo 2


    Data: 27/07/2018, Categorie: Etero Autore: 36degrees, Fonte: Annunci69

    ... cominciò a bere dando dei rapidi colpi di lingua dimostrando di interpretare il ruolo della cagna come una vera attrice professionista.
    
    L’uomo però, tirandola debolmente per i capelli, le sollevò il capo.
    
    “Premesso che non ti avevo dato il permesso di bere”, cominciò a dire; “fai troppo poco rumore per la sporca cagna che sei”, aggiunse spingendole nuovamente il capo verso la ciotola.
    
    Martina cambiò quindi modo di bere e risucchiò l’acqua cercando di fare più rumore possibile; cercò di ridurre il rumore soltanto al pensiero che qualcuno potesse entrare nella stanza e vedere ciò che stava accadendo.
    
    Rifletté anche su come aveva fatto a non pensare prima che qualcuno potesse entrare, arrivando alla conclusione che era talmente eccitata da ignorare questa opzione; probabilmente, se qualcuno fosse entrato e avesse visto ciò che stava accadendo, si sarebbe eccitata ancora di più prima di sprofondare nella vergogna più totale.
    
    Martina risollevò il capo dopo aver succhiato anche l’ultima goccia d’acqua.
    
    L’esaminatore rovesciò anche l’ultima metà della bottiglietta nella ciotola; Martina abbassò il capo per bere ma l’uomo spinse leggermente in là la ciotola facendone traboccare per terra parte del contenuto.
    
    “Un altro giro prima”, le ordinò l’uomo; “continui ad essere una cagna disobbediente”, aggiunse.
    
    Martina fece per avviarsi nuovamente quando l’uomo la fermò; “aspetta, ti accompagno”, le disse.
    
    Si portò quindi una mano ai pantaloni slacciandosi la ...
    ... cintura e dopo essersela sfilata di dosso la passò attorno al collo della ragazza, la annodò e tenendo Martina come fosse al guinzaglio cominciò a muoversi lentamente per la stanza; ad un certo punto si accese anche una sigaretta proprio come se stesse facendo una passeggiata al parco con la propria cagnetta.
    
    Ogni tanto non disdegnava di dare alla cintura qualche leggero strattone e di incitare Martina a muoversi ricordandole che tra qualche ora avrebbe dovuto sostenere un importante esame.
    
    I due completarono il giro della stanza quando Martina si trovò nuovamente davanti alla ciotola piena d’acqua.
    
    Questa volta attese prima di bere, alzando lo sguardo per cercare il consenso del proprio “padrone”.
    
    L’uomo fece cenno di sì con la testa e le accarezzò i capelli.
    
    Martina abbassò per l’ennesima volta il capo e cominciò a bere rumorosamente come aveva fatto poco prima.
    
    “Siamo diventate ubbidienti”, disse l’esaminatore congratulandosi con lei; Martina succhiò di nuovo l’acqua dalla ciotola fino all’ultima goccia e sollevò soddisfatta lo sguardo verso di lui.
“Non hai finito”, disse l’uomo con tono severo avvicinando un piede a tre piccole pozzette d’acqua per terra che si erano formate quando lui aveva scostato la ciotola.
Martina rimase per un attimo interdetta; davvero avrebbe leccato il pavimento soltanto per ottenere qualche misero voto in più all’esame?
Il suo indugiare non passò inosservato all’uomo che si abbassò nuovamente vicino a lei e avvicinò la bocca al ...
«1234...8»