1. Lui, il mio maschio.


    Data: 29/07/2018, Categorie: Trans Autore: Titti, Fonte: Annunci69

    Trascorsi la mia adolescenza con mio padre.Mia madre era scappata con un altro fregandosene di me e cosi ci trovammo io e lui. Era un ufficiale dell’esercito ed ebbi un’educazione severa,senza sentimenti e a tratti insopportabile.Lui voleva forgiarmi ed era deluso del mio comportamento, avrebbe voluto un figlio che seguisse le sue orme, ma io ero diverso e lui non lo accettava. Mi ritrovai cosi con un carattere insicuro e debole,l’esatto contrario dei suoi propositi .
    
    A vent’anni me ne andai di casa ,lontano in una grande città.
    
    A Milano trovai una camera in condivisione con uno studente e poco dopo anche un lavoro come commesso in un negozio di alta moda per uomo.
    
    Naturalmente i primi tempi furono duri, ma il lavoro mi piaceva e imparai velocemente a trattare con i clienti ricchi e facoltosi che frequentavano il negozio.
    
    Riuscii a trovare un monolocale tutto per me e mi trasferii con piacere ,ero finalmente indipendente.
    
    Cosi cominciai ad esser me stesso o meglio dire me stessa.
    
    Iniziai a curare il mio corpo con la depilazione completa, l’uso di creme per nutrire e ammorbidire la pelle, manicure , sopracciglia assottigliate e sempre in privato, nel mio monolocale mi vestivo da donna provando un ‘immenso piacere .
    
    Il desiderio di avere un uomo che potesse davvero farmi sentire femmina si faceva sempre più forte.
    
    Quanti sogni,quanti sospiri al solo pensiero!
    
    Fu un giorno di giugno che un cliente abituale,mentre l’assistevo all’acquisto di una ...
    ... giacca estiva, dopo una serie di complimenti mi chiese se volevo trascorrere il weekend nella sua villa con piscina sul lago Maggiore.
    
    “Ti porto in motoscafo , mi farebbe molto piacere se tu venissi”.
    
    Che dire, arrossii e balbettai un timido si.
    
    Lo accompagnai alla porta e mi salutò con una battuta che mi lasciò di stucco : ”Ricordati di portare il bikini!”. Lui si chiamava Michele, era un imprenditore immobiliare sui cinquant’anni, rubusto e sportivo ,eternamente abbronzato.
    
    Arrivò il giorno , mi passò a prendere con un bmw, e sorrise aprendomi la portiera.
    
    Arrivammo alla villa, dire stupenda è poco : un prato all’inglese, vista sul lago e una bellissima piscina.
    
    ”Ti piace? Fai come a casa tua”.
    
    Mi portò nella camera e mi disse che mi aspettava a bordo piscina per un aperitivo.
    
    Mi spogliai,mi spalmai una crema solare e indossai un paio di pantaloncini bianchi.
    
    Lui era sdraiato sul lettino sotto il gazebo, mi accomodai nell’altro lettino e sorseggiammo un fresco coctkail.
    
    “Senti, in negozio ti ho osservato, i tuoi modi affettati e femminili mi avevano positivamente colpito e vedendoti ora in costume con questa pelle liscia e depilata ne ho la conferma , tu sei una potenziale donna, non te ne devi vergognare.” Io non dissi altro che : “Si ha ragione”, il mio carattere debole faceva la sua parte .Mi sorrise,mi porse un pacchettino : “E’ un tanga,un piccolo regalo per questa stupenda ragazza, su vai a mettertelo”.
    
    Ubbidii e andai a metterlo ,ritornai ...
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