1. Mia madre


    Data: 29/07/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Marcello62

    ... ed a succhiarle le tette con avidità indescrivibile, tenendo con la mano da parte le perle: una per volta leccava tutta la cute della mammella, soffermandosi sull’areola dove passava la lingua descrivendo cerchi concentrici, quindi si dedicava al capezzolo che prima leccava con passaggi ritmici e rapidi e poi, introdottolo in bocca, succhiava; infine tentava di introdursi tutta la mammella in bocca per poi ciucciarla. Continuò a baciarla ed ad abbracciarla con le sue mani da maschio fino a quando spinse la sua mano destra sulle sue striminzite mutandine; iniziò a sfregarle le dita sulla vulva attraverso le mutandine che rapidamente si bagnarono; infilò quindi la mano dentro; che sensazione arrapante doveva provare, emanò un sussulto di piacere; il Direttore iniziò quindi ad accarezzare la peluria della sua vulva, mentre continuavamo a pomiciare, quindi divaricate le grandi labbra iniziò a gingillarle il clitoride; mia madre iniziò a contorcersi.... evidentemente erano iniziate evidenti fitte di piacere miste ad una voglia crescente.... potete immaginare di cosa! Poco dopo le tolse le mutandine e rimase completamente nuda davanti a lui! nuda, ricoperta solo da gioielli. La portò su una sdraio là vicino e la fece distendere quindi le divaricò le cosce mettendo allo scoperto la sua vulva boscosa! Ricominciò a baciarla in bocca con la lingua per poi dedicarsi con esperienza e tenacia al seno. Direttore; adesso voglio leccarti lo sticchio! Mia madre: dai non farmi più aspettare, ...
    ... non resisto, accomodati! adesso sono la tua donna...... voglio sentire la tua calda lingua tra i miei genitali........dai leccamela, leccami la fica, fammi sentire troia.......... Avvicinò allora la sua bocca e tenendo ben divaricate le grandi labbra, iniziò a leccarle la vulva; vedevo la sua calda lingua nella vulva di mia madre e la sua testa tra le sue cosce divaricate; lei iniziò chiaramente a provare un piacere indescrivibile, accompagnato da un inevitabile ansimare; si ansimava come una cagna in calore! Lui le leccava e succhiava le piccole labbra in modo avido, per poi passare a leccarle abilmente e velocemente il clitoride che diventò turgido e grosso; la vulva si riempì di colata che lui si premurò di assaporare ed ingoiare. Io ed il mio compagno eravamo come paralizzati ma nello stesso tempo costretti ad assistere nel buio e nel silenzio. Iniziammo ad eccitarci e senza molti scrupoli a segarci. Compagno: minchia che troia tua madre....... la prima zoccola del quartiere! ma vedi come sta godendo, sembra una prostituta! Minchia come glielo leccherei lo sticchio! Io: a chi lo dici........ Mia madre: madonna, come lecchi la fica tu non me l'ha mai leccata nessuno....... si ancora, continua, madonna che bello! ho voglia di cazzo........, continua... leccamela ancora in questo modo meraviglioso.... A questo punto mia madre inizio ad accarezzargli il torace, quindi gli sbottonò e gli tolse la camicia mettendogli a nudo il torace; riprese ad accarezzarlo......... Mia madre: ...
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