1. Felice di quell'incontro inaspettato


    Data: 29/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Priapo_76

    ... non sapeva cosa aspettarsi,
    
    ma mai avrebbe immaginato di vederla così. L'accoglienza fu molto calda, ed il
    
    clima della stanza di quella notte di mezza estate, mitigata solo da un ventilatore,
    
    non era colpevole in questo caso. I tre uomini che con lui erano nella stanza
    
    appena la videro la portarono davanti al letto, lei era sempre bendata per cui molto
    
    circoscritta nello spostarsi, ma forse anche un po' intimorita non potendo sapere
    
    quante persone e chi la stava attendendo.
    
    Come api in prossimità del miele, gli si gettarono addosso in modo forse troppo
    
    repentino, tant'è che pochi istanti dopo, un po' spaventata da quel groviglio di mani
    
    che si sentì avvolte sul corpo, d'istinto si fece uscire un "con calma", così come per
    
    placcare gli animi molto eccitati dei presenti. I seni, le gambe, il collo, e chissà
    
    ancora cos'altro che lui nella penombra non riuscì a cogliere, furono preda delle
    
    mani, delle lingue, mentre pochi istanti dopo lei si ritrovo in ginocchio davanti al
    
    letto con di fronte a lei i tre componenti quel gruppo di amici, mentre lui, in modo
    
    più circoscritto e raffinato continuava a toccarle i seni, il collo, i capelli, per fargli
    
    avvertire la sua presenza oltre che per scoprire i confini di quel corpo che fino a
    
    quel momento aveva solo immaginato.
    
    La bocca di lei non si fece pregare, le sue mani erano le uniche appendici che la
    
    potavano aiutare ad orientarsi, e in quel frangente, in modo molto sensuale ...
    ... ma
    
    anche malizioso la aiutarono a portare alla fonte del piacer delle sue sue labbra,
    
    prima uno poi gli altri membri, in una sequenza calmierata da un tempo non definito
    
    , ma scandito solo dalla sua sensazione di aver dato il giusto piacere al sesso che
    
    accarezzava tra le labbra e la lingua.
    
    Delle parole squarciavano quell'apparente silenzio in cui la musica di una stazione
    
    radiofonica fungeva da un raffinato sottofondo..."sei una troia" ... "quanto troia
    
    sei?"... quelle parole avevano in quel contesto un ascendente particolare su di lei,
    
    riuscivano a scatenarle dei brividi che avvertiva in tutto il corpo, e la eccitavano da
    
    morire, tanto da farle rispondere "si sono una troia"... ed incitare i presenti a non
    
    esimersi da apostrofarla in quel modo ma anzi di esser più repentini nel farlo, di
    
    non fermarsi, di esser più rudi, lei in quel momento si sentiva la loro "troia" e voleva
    
    che questo emergesse in modo palese.
    
    Si ritrovò stesa sul letto, lui le stava inginocchiato a fianco alla sua sinistra, mentre
    
    al lato opposto il suo dirimpettaio era colui che aveva prima conosciuto come
    
    Sandro. Lei era palesemente in una sorta di trans emotiva, in cui gli angoli della
    
    sua bocca disegnavano un espressione che lui non le aveva mai visto sul viso.
    
    Lui a quel punto le prese la testa con la mano destra, cingendole in modo deciso i
    
    suoi capelli ricci di quel fucsia con riflessi biondi così eccentrici, che ben gli si
    
    abbinavano e la porto ...
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