1. Felice di quell'incontro inaspettato


    Data: 29/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Priapo_76

    ... sensibilità corporea in modo introspettivo, solo tra se e se, a ribadire il suo
    
    rapporto molto personale con il piacere.
    
    Poco dopo però tornò in lei e in modo compiaciuto lui le tocco il viso, come un
    
    segno di consenso per quello che pochi istanti prima era stato. Lui la guardava
    
    ammirato, fautore come era dell'importanza del piacere altrui più e prima del
    
    proprio, in una sorta di anti narcisismo sessuale, lui che prova piacere, al contrario
    
    di molti uomini, nel vedere e far provare ad altrui piacere e non nel proprio fine
    
    a stesso.
    
    Una leggera brezza entrava da una delle vetrate che componevano la cornice di
    
    quella stanza che dominava dall'alto quella piccola cittadina, dove, quella sera di
    
    fine estate, si stava realizzando il sogno di lei. Brezza che sulla pelle di lei ormai un
    
    po' velata dopo quella prima mezzora dove non le avevano lasciato respiro, le
    
    regalò un sospirato benessere, per quanto di diversa entità rispetto a quello più
    
    coinvolgente che la aveva accompagnata fino a quel momento.
    
    Le luci che lui intravedeva dalla vetrata dell'attico avevano nel frattempo, con il
    
    calare della notte, assunto dei contorni sempre più definiti, poteva anche scorgere
    
    la luna rispecchiarsi sul fiume che scorreva apparentemente immobile sotto di loro,
    
    tradito solo dal rumore che l'acqua provocava quando si scontrava con i pilastri del
    
    ponte di legno.
    
    La fecero mettere a quattro zampe, lei obbedì senza porre alcuna resistenza, ...
    ... non
    
    c'è ne era motivo obiettivamente, la incalzarono subito saziando il desiderio
    
    sublimato della sua bocca, avida di quei cazzi che in alternanza gli si paravano
    
    davanti il viso, di cui immaginava le dimensioni, le forme, che ormai aveva imparato
    
    a riconoscere. Una sonora sberla squarcio l'aria, ed una seconda, senza troppa
    
    creanza la mano di uno di loro (anche se lei sapeva benissimo di chi si trattava
    
    anche se la benda le ostruiva ogni possibilità) andò a colpire il suo sedere,
    
    provocandole un vistoso rossore, lei accennò una flebile e timida protesta, ma
    
    l'autorità di colui che provava un sadico piacere nel farle quello, non venne
    
    impietosito da quelle parole, anzi rincarò con un terzo schiaffo.
    
    Sentì il membro appoggiarsi dietro di lei, quella posizione le regalava sempre
    
    sensazioni particolari, e sia la sua voce che il suo viso lo tradivano in modo palese;
    
    i colpi di uno dei tre che la stava dominando da dietro si facevano sempre più
    
    ritmati ed incalzanti all'aumentare dei sospiri che nell'aeree si perdevano.
    
    Lui non poteva non guardala, quella sera sembrava quasi non voler perder un
    
    istante di quelle immagini, più che cercare il proprio piacere voleva osservare il suo,
    
    in una sorta di antitesi all'egoismo che lo contraddistingueva, e fu in quel momento
    
    che si ricordò di quella cosa che mise nel suo borsello nero che portava sempre
    
    con se.
    
    Allungo il braccio per raggiungerlo sul tavolino che c'era a fianco al letto ...
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