1. La bibliotecaria e il soldato. 4.


    Data: 31/07/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    La sera dopo Drago parla poco, le dice che i suoi guai dovrebbero risolversi presto. Anche Virginia è stranamente silenziosa, ma i loro occhi si cercano, poi sfuggono, sembra che sappiano che quello che capiterà da lì a poco è inevitabile. Sono ambedue eccitati. Non servono parole. Mangiano, più tardi prepara il bimbo per la notte, lo porta nella sua cameretta e lo mette a letto. Lui l’attende sulla porta. L’abbraccio è spasmodico, sentono ambedue la fretta, il bisogno di aversi senza nessun indugio o finzione, si baciano, le loro bocche sono fameliche, si divorano labbra e lingua. La mano libera del soldato la cerca maldestramente, la trova bagnata e bollente. Lei lo vuole. Lo vuole subito! Lo vuole dentro di se. Lo abbraccia mentre lui la spinge contro la parete. Libera a fatica il grosso cazzo duro e lo prende in mano, lo masturba. Lui l’alza da terra tenendola sotto le cosce e glielo punta, la lascia ricadere piano e la infila. La penetra violento, colpi veloci alternati a movimenti lenti e profondi e lei si sente sciogliere! Finalmente gli orgasmi che voleva! Quelli che sente scendere dal cervello ed esplodere fra le sue cosce. Lui è instancabile, ma conserva sempre lucidità. Lei mormora mentre lo bacia appassionatamente. -Vienimi dentro…! Vienimi dentro…!- Poi… si lasciano cadere sul pavimento. Abbracciati. Ambedue consapevoli che è l’inizio di qualcosa di importante. Ancora la frenesia li porta sul letto e ancora lui la prende deciso, senza usarle tanti riguardi e ...
    ... nuovamente raggiungono l’apice del piacere. Dopo, calmato l’ansito del loro respiro, lui chiede. -Accendi la luce… voglio vederti- Non avrebbe voluto, mostra tutt'ora tutti i segni del bestiale amplesso della notte precedente ma sa che a questo punto non può e non vuole nascondergli niente, fa quanto chiede. Lui nota le ecchimosi, i vistosi lividi mentre passa le mani e la bocca su di lei, vede che ha il seno torturato, il ventre e il sedere rigato ancora dai colpi violenti, la gira… vede l’ano gonfio e infiammato. Chiede. -Chi è? Il tuo uomo di ora?- -No… un porco, un maiale che ha approfittato della mia situazione e che non ho saputo tenere a distanza, sono stata debole, però devo dirti tutto di me… non ti voglio nascondere niente- Gli racconta che non ha avuto altri uomini, solo David, poi questo maiale e ora lui… Drago. Ma non gli nasconde la sua natura, di come ha scoperto di godere di queste cose strane, di queste assurde violenze, di come non si sia mai negata. Drago ascolta, le chiede. -Ti mancherà tutto questo? Io ti darò tutto quello che desideri, anche questo- -Drago. Voglio te. E’… qualcosa di strano che vivo...- Drago continua ad accarezzare i larghi glutei sodi e lisci come il marmo, passa le dita leggere sul buco gonfio e infiammato, le chiede se le fa male. -Si… quel male strano. Lo vuoi? E’ tuo… sarà solo e sempre tuo, ma ora desidero che mi fai l’amore, prendimi da sopra, la tua bocca sulla mia… fammi l’amore… Drago…- Lui lo fa, si dispone fra le sue gambe ...
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