La bibliotecaria e il soldato. 4.
Data: 31/07/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Tibet
... aperte e la penetra, la possiede e le fa l’amore, il suo respiro si confonde con quello di lei. Il respiro diventa gemito man mano che si avvicinano al piacere. La tiene forte e si perde nella sua bocca, cosa è quel sentimento che l’ha preso? L’ama? E’ davvero innamorato? Come fa a saperlo se mai gli è successo? Sente il bisogno di dirglielo mentre raggiunge il piacere. -Ti amo…- E mentre lei lo segue nell’orgasmo… -Ti amo anch’io… ti amo…!- Ora sono nel piccolo soggiorno, mangiano qualcosa, nudi si baciano ripetutamente, parlano di loro. Ora hanno un futuro, speranze e progetti. Ambedue sono realizzati, che differenza da poche ore prima! Drago l’informa che dovrà partire a giorni per la Germania ma sarà questione di poco tempo, tornerà presto. Ma prima vuole sistemare la cosa con il suo persecutore. Dovrà essere messo nelle condizioni di non nuocere più e per farlo ha un’idea ma ha bisogno del suo aiuto. Le spiega cosa intende fare. Lei capisce che è necessario fare come dice. Tornano a far sesso. Chi prende ora l’iniziativa? Si ritrovano con lei distesa a pancia in giù sul tavolo e lui che la possiede violento da dietro. Le tiene forte le mani sulla schiena mentre la penetra. Le fa male, il male che lei vuole provare. In preda all’orgasmo lo prega. -Prendilo… prendimi lì! E' tuo… ti prego… voglio essere tua… tutta… non indugiare… voglio essere tua… solo tua…- Amore e passione. Leva il cazzo bagnato e lo punta sull’ano arrossato e spinge. Le mucose si allargano ed entra, ...
... sente un ulteriore piacere nel metterglielo a fondo. Sbatte ora contro le sue lisce natiche mentre aspetta di godere e poi urla! Urla il suo piacere mentre si svuota dentro di lei! Ora dormono abbracciati. Si svegliano verso mattina e lo fanno ancora. Lo cavalca e lui gode nel vedere le grosse tette sode ballare, nel sentire le larghe natiche colpire il suo ventre, strizza forte i capezzoli e nuovamente godono assieme. Drago si riveste, deve andare a prendere i suoi antidolorifici, la mano sta pulsando. L’assicura che tornerà subito, solo il tempo di andare e venire. Ritorna. Fanno colazione insieme, lei lo conduce in doccia, lo lava accuratamente, cosa che lui con la mano infortunata non ha mai potuto fare. Lo rade e gli sistema i capelli. Più tardi escono e mentre guardano il bimbo giocare, parlano. -Voglio che tu ne stai fuori da questa storia, Virginia, me la sbrigo io con lui. Lo metterò nella condizione di non nuocerti più.- -No Drago… ci voglio essere. Voglio punirlo per quello che mi ha fatto. Di avermi portata ad essere quella che sono, voglio esserci, voglio vendicarmi - -Va bene… allora decidiamo quando farlo. Una sera della prossima settimana. Ora ti rispiego tutto.- -E intanto? Quel porco magari mi chiederà di fare le solite schifezze in ufficio, non voglio più doverlo sopportare- -Prendi qualche giorno di malattia, telefoni e vedrai che sistemeremo tutto a modo nostro, solo ricorda, non potremo tornare indietro. Se decidiamo lo facciamo senza ripensamenti.- -Va ...