1. 03 - Come si cambia


    Data: 19/09/2017, Categorie: Etero Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... dove si trovava lo stendibiancheria.Prese una molletta e fissò un paio di calzini.Ne prese un’altra, rigirandola in mano, poi sollevò la maglietta.L’aria era fresca, così il suo capezzolo si irrigidì all’istante.Lo accarezzò per qualche secondo con i polpastrelli, poi vi accostò la molletta aperte.Tirò un sospiro e lasciò che si chiudesse sulla sua carne.Trattenne il fiato per non urlare, chiudendo gli occhi per permettere al dolore di defluire.Si sfilò la maglietta e la gettò per terra, rimanendo solo in perizoma.Recuperò un’altra molletta e la applicò anche al secondo capezzolo.Sentì un dolore forte anche lì, ma ancora non urlò.Rietrò in casa e tornò in camera da letto, portando con sè il cestello con le mollette.Si sdraiò sul letto e si sfilò il perizoma.Si toccò il sesso: era bagnata.Prese una nuova molletta in mano e allargò le gambe.Si passò due dita tra le labbra: era già pronta.Strinse tra pollice e indice il labbro di sinistra, lo aprì e lo pinzò con una molletta.Un piccolo gemito uscì dalle sue labbra.Ripetè l’operazione con quello di destra.Distese braccia e gambe, come se fosse legata al letto.Che sensazione eccitante!Con la punta delle dita si sfiorò la pancia, ricevendo un brivido di piacere.Scese verso l’inguine, stimolandosi con le unghie. Con la mano sinistra torse leggermente la molletta pinzata al capezzolo, ricevendo una scarica di dolore alla base del cranio.Con la mano destra si fece largo tra le labbra.Era molto eccitata, non immaginava.Si infilò due ...
    ... dita dentro e prese a torcerle dentro di sè.Inarcò la schiena e lasciò che il suo corpo godesse delle sensazioni che riceveva.Con la mano aumentò il ritmo, osservando come anche il suo respiro aumentasse di conseguenza.Quando venne non riuscì a trattenere l’urlo.Si abbandonò sul materasso e, con attenzione, rimosse le mollette dal corpo.Si infilò sotto le lenzuola massaggiandosi le parti doloranti.Evidentemente l’esperienza con gli ex allievi le aveva lasciato strascichi che non prevedeva.Giorgio accese la luce e si rivolse alla moglie.“Senti, devo parlarti”.Cristina si mise a sedere, già presagendo che non sarebbe stato nulla di piacevole.“Cosa succede?”, domandò.“Oggi mi hanno telefonato dalla banca. Hanno guardato la mia dichiarazione dei redditi, i conti del negozio, e mi hanno detto che devo rintrare dei fidi”.“Così, di punto in bianco? Ma possono?”.“Sì, possono, mi sono informato”.“E quindi, cosa significa? Puoi rientrare, no? Gli affari vanno bene, mi hai sempre detto”.“Ecco, vedi....andavano bene, sicuramente. Però sono un po’ calati, ultimamente”.“Non me l’avevi detto. E quanto devi alla banca?”.“Ehm....cinquanta”.“Cinquanta cosa?”.“Cinquantamila”.Cristina sgranò gli occhi.“Ma sei matto? Perchè tanto così?”.“Ho tanto magazzino, poi ho dovuto pagare degli stipendi arretrati. Ma guarda che non devo mica darglieli tutti assieme, ci siamo messi d’accordo che facciamo un po’ alla volta”.“E cosa vuol dire questo?”.“Che per un certo periodo dovremo vivere solo con il tuo ...