03 - Come si cambia
Data: 19/09/2017,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu
... stipendio”.“E ti pare poco? Faccio l’insegnante, non l’avvocato! Per quanto tempo?”.“Almeno un anno, temo”.Cristina si sentiva le lacrime agli occhi.“Ma come possiamo farcela? Abbiamo anche il mutuo da pagare, la retta dell’asilo....”.“Lo so, amore, ma non abbiamo scelta. Se gli affari vanno bene potremmo anche farcela prima...”.Cristina gli fece segno di tacere.“Non preoccuparti, ci penso io. Potrò dare ripetizioni: non l’ho mai fatto per stare a casa con il bambino, ma se mi aiutano i tuoi genitori potrei farcela. Magari anche la sera”, disse.Giorgio rimase quasi stupito.“Mi fa piacere che tu la stia prendendo così, temevo ti saresti disperata”, disse.“No. E’ giusto che ci aiutiamo a vicenda, costi quel che costi”, disse.Il mattino dopo era di ben altro umore quando si sedette al tavolino a fare colazione.“Ce la faremo....vedrai che tutto si risolverà.....amore mio.....sto cazzo!”.Come poteva farcela? E poi Giorgio, perchè non le aveva detto nulla?Non era così facile tirar fuori tutti quei soldi solo con le ripetizioni, soprattutto in quel periodo dell’anno. Chi aveva problemi a scuola aveva già provveduto, non poteva fare affidamento sulle insufficienze dell’ultima ora.Si sentì chiamare e vide Sabina che stava venendo verso ...
... di lei.Si sedette al tavolino, mossa che Cristina giudicò almeno maleducata.Avrebbe potuto chiedere, no? Il fatto che le avesse fatto un cunnilingus sotto minaccia non l’autorizzava a tutta questa confidenza.“Senti, ho un grosso problema”, dise Sabina.“Anche io, Dimmi il tuo”.“Ho appena parlato con il preside. Sono senza lavoro”.“Ma cosa dici? Aveva promesso che non ci sarebbero state conseguenze per quel sito”.“Non c’entra nulla. E’ che il prosimo anno ci saranno meno alievi, e quindi devono tagliare delle cattedre. Io sono precaria, per cui mi hanno già detto di cercarmi pure qualche altro posto”.Cristina sospirò.Sabina non era un’amica, ma non era sicuramente contenta che perdesse il lavoro.“E tu? Cosa ti capita?”, le chiese.Cristina le riassunse i fatti.“Cavolo, sono problemi - commentò Sabina - Mi sa che in qualche maniera anche tu devi tirare fuori uno stipendio, come me”.Rimasero un attimo in silenzio, poi parlò Cristina.“Senti, tu cosa sei disposta a fare?”, le chiese.“Io? Devo mantenermi da sola, pagare l’affitto di casa e le rate della macchina. Sono diposta a fare tutto, credimi”.Cristina le sorrise.“Allora forse ho la soluzione per tutte e due. Stasera andremo a parlare con una persona che conosco. Si chiama Augusto”.