1. Meglio la madre o la figlia?


    Data: 02/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Kyle, Fonte: RaccontiMilu

    ... sapienza la sua figa, penetrandola con due dita nello stesso tempo. Giovanna si godeva l'impeto del giovane abbandonata sul divano, l'astinenza e le attenzioni del ragazzo la fecero giungere ad un orgasmo devastante. Si irrigidì sul divano, tendendo ogni muscolo in uno spasmo mentre il calore e la scossa di piacere dilagava nel suo corpo, dalle punte dei piedi alla testa riversa verso l'alto. Inarcando la schiena spinsa la sua patatina contro la bocca di Antonio che non smise di leccarla e di igurgitare i suoi umori, placatasi Antonio la baciò con passione. In pochi minuti Giovanna si ripresa, era il suo turno adesso! Spogliò Antonio, lasciandolo in mutande e si dedicò ai suoi capezzoli. Li mordicchiava e tintillava dolcemente, facendogli provare esperienze nuove e sconosciute, non le bastava.... Gli tolse le mutande ed ammirò per la prima volta quel cazzo che tanto aveva fatto godere sua figlia. Venti centimetri di carne rosa e pulsante svettavano davanti ai suoi occhi, due grosse palle cariche di sprema concludevano l'opera. Giovanna si alzò in piedi e sputò su quel palo stringendolo forte con le mani, Antonio sospirò di dolore."Seguimi..."Tenendolo per il cazzo lo fece alzare e lo portò sculettando fino alla camera da letto, qui si abbandono sulle lenzuola."Scopami come se fossi Sara, scopami come se fossi la tua troia! Vienimi dentro, fammi godere! Non preoccuparti, sono sterile. Parecchi anni fa mi sono fatta legare le ovaie!"Antonio la raggiunse sul letto si posizionò ...
    ... tra le sue cosce e la impalò alla missionaria. Non aveva mai scopato nessuna senza preservativo, Sara non prendeva la pillola. Un gridolino di dolore uscì dalle labbra di Giovanna mentre Antonio acquistava velocità, divenne un animale. Antonio la scopava con foga, con rabbia, ansimando e grugnendo, incapace di fermarsi. Venne quasi subito ma non smise di pompare. Giovanna era in estasi, era incapace di muoversi o di parlare, non contava più gli orgasmi, riusciva solo ad ansimare e a sbavare. Lui le stringeva i capezzoli duri fino a provocalre dolore, ma il dolore presto divenne piacere. Antonio andò avanti per quasi un ora fino a che non le scaricò un altro carico di sperma tra le gambe. Si accasciarono l'uno sull'altro incuranti della saliva e del sudore, vogliosi solo di baciarsi. Ci vollero un paio d'ore per convincerli a staccarsi. Antonio ormai lucido si chiedeva se non avesse sbagliato a lasciarsi andare, ma Giovanna gli fece capire di aver gradito con una poderosa leccata sulla cappella prima di andare a farsi una doccia. Antonio si rivestì, la salutò dolcemente mentre lei era ancora in bagno e corse verso casa. Era tardi...A casa finalmente controllò il cellulare, non lo aveva più fatto da prima che iniziasse la cena. C'era solo un messaggio. Era di Sara."Ciao... Scusa per quello che &egrave successo. Io ti amo, ma mio padre mi ha obbligata a seguirlo! Tra pochi mesi sarò maggiorenne e tornerò da mia madre! Ti prego, perdonami amore... TI AMO!"Quello era proprio un bel ...