Sono il bull di mia mamma 4
Data: 03/08/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: PirataCuoreGranata, Fonte: EroticiRacconti
... le volte, che la riempirò di sperma in vagina, in tutto questo tempo penso al giorno, che le romperò il buchino posteriore, sono assente nei miei pensieri, quando mio padre mi chiama a se e mi sussurra: “Roberto ora sei tu l’uomo di casa, pensa tu a tua madre, soddisfa i suoi desideri, come hai fatto fino adesso. Ho visto una luce diversa nei suoi occhi. Ho notato, che veste più giovanile, sembra una ragazzina, proprio come la tua fidanzata” “A proposito papà sai ho cambiato fidanzata, ne ho trovata una più matura e più porcellona” “Bravo, comunque pensa anche un po’ alla mamma!” “Ci penso papà, sapessi come ci penso!” “Bravo, adesso andate, riposatevi ci vediamo domani!” Salutammo papà, poi una volta usciti dalla stanza siamo saliti sull’ascensore, dove ho tolto la gonna lunga a mamma dicendo: “Meravigliosa porcona mia” “Senti un po’ furbacchione, cosa ti ha detto papà, quando bisbigliava nel tuo orecchio? Ho visto, che sorridevi e con le dita della mano facevi il segno delle corna” “Niente, solo di pensare a te, di soddisfare i tuoi desideri” “E tu cos’hai risposto?” “Che ci avrei pensato, eccome ci avrei pensato, tanto che appena in ascensore ti ho tolto la gonna lunga e ti ho lasciato in minigonna, ci penserò ancora di più quando saremo in auto, perché nel tornare a casa ti toglierò anche la minigonna, ti voglio col sesso scoperto per farti godere e venire come una fontana” “Roberto, amore sono venuta solamente con le parole che mi hai detto!” Giunti all’auto, la feci ...
... salire, una volta seduta la baciai, nel mentre le aprii la cerniera, feci scivolare sul pavimento la minigonna, quindi girai attorno alla vettura, salii, misi in moto e partii sditalinando mamma, che incominciò a godere. Dopo un paio di chilometri mi disse: “Fermati, che non c’è la faccio più, sto venendo come un colabrodo, in più vorrei tenere in mano il tuo cazzo” Mi fermai, calai pantaloni e mutande ed ecco apparire Arturo, mamma subito l’impugnò, incominciando a segarmi: “Sai mi sa, che sono diventata una puttana!” “Anche a me sa, che sei diventata proprio un mignottone insaziabile!” “Tutto per colpa tua, quando ti dicevo di no, hai continuato e mi è piaciuto troppo” Quando mi apprestavo a sborrare rallentava, ma dopo un’ora, non c’è la facevo più, lei avvicinò le labbra al mio cazzo e si bevve tutta la mia sborra. Finito di ingoiare il tutto, mi pulì il membro, quindi con un sorriso malizioso disse: “Vedi sto diventando sempre più porca, in più ti dirò, che incomincia a piacermi dissetarmi con la tua panna” Arrivammo a casa, dopo una cena frugale subito a letto a fottere, il mattino ci alzammo per recarci al solito in ospedale, ma prima di uscire mamma nuda mi chiese: “Come vuoi che mi vesta?” “Per me andresti bene nuda, ma visto, che non è possibile mettiti delle calze velate autoreggenti, un perizoma, un reggiseno push up, sopra fai tu, sotto indossa una gonna sensuale, che mi tenga eccitato. Passammo due giorni tranquilli, solo qualche scopata la notte, poi il terzo ...