Sono il bull di mia mamma 4
Data: 03/08/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: PirataCuoreGranata, Fonte: EroticiRacconti
... giorno Giorgio, fu sottoposto ad intervento cardiochirurgico, dovettero inserirle due by pass. Andammo in ospedale, per avere notizie sul suo stato, poi come consigliato non saremmo andati a farle visita per tre o quattro giorni, giorni che avremmo passato, come due sposini in un alberghetto in montagna, vicino al ruscello, che ci vide protagonisti di giochi sessuali. Passammo quattro giorni bellissimi a fare l’amore, il mattino chi si svegliava prima leccava il sesso di quello che dormiva, al risveglio di entrambi era una sinfonia di rumori e sibili di godimento, verso le undici ci recavamo al ruscello, dove mamma immergeva la patatina nell’acqua, poi se ero in piedi mi prodigava un bel pompino, se ero sdraiato immergevo l’uccello nella passera incominciando un andare e vieni strepitoso, mamma lanciava urla, sbatteva i piedi nell’acqua che scorreva. Verso le quindici si faceva una passeggiata o una gita nei dintorni, a volte si faceva ritorno all’albergo dove erano scintille sessuali, alle 19,00 si cenava, poi subito a letto a trombare. Mamma non sembrava una donna 47enne, ma una ragazzina 20enne, non diceva mai no, le bastava vedere il mio cazzo che si bagnava come un lago. Il nostro svago finì il quarto giorno, quando il dovere ci chiamò a visitare papà. Il ritmo di accoppiamenti tra me e mamma andò avanti con cadenza giornaliera, per un mese, quando mio padre fu dimesso, tornò a casa solo per tre giorni, poi doveva recarsi in un centro specializzato a 150km da noi. Mamma ...
... era nervosa, in quei tre giorni eravamo riusciti a scopare solo due volte, mentre solitamente succedeva almeno tre volte al giorno. La prima volta citofonai, la feci scendere in cantina, qui la presi a pecorina facendo una sveltina, poco soddisfacente per entrambi. La seconda volta, fu quando andammo al supermercato per la spesa, presi una stradina, che portava in un boschetto, qui chiavammo per tre ore, poi di corsa al supermercato e a casa. Il terzo giorno, dovevo accompagnare papà alla riabilitazione, mamma si preparò anche lei dicendo: “Non voglio, che i miei uomini vadano da soli!” “Certo mamma, vieni anche tu!” Lei avvicinandosi mi sussurrò all’orecchio: “Sono nuda sotto, ho solo un paio di sandali alla schiava con tacco, una gonna sotto il ginocchio e la camicia, poi sotto sono nuda, se mi fai sedere di fianco a te, quando lui si addormenta te lo succhio un po’, magari nel mentre, tu puoi grattarmela!” “Wow! Che bello farselo succhiare e masturbarti, mentre tuo marito sul sedile posteriore dorme! Wow mamma sei una stupenda porca!” Partimmo, come mamma aveva previsto, dopo una cinquantina di chilometri papà dormiva, mamma mise la testa sulle mie gambe, con la bocca dopo aver estratto dai jeans il caro Arturo, incominciò un lavoro di lingua, sarà stata la situazione o la paura di venir scoperti, nel giro di pochi minuti riempii la bocca di mamma, che subito dopo aver ingoiato tutto sussurrò: “Amore oggi sei venuto subito! Adesso mi alzo la gonna, pensi tu a Francesca?” ...