1. Un vicino un po' troppo...intraprendente...4


    Data: 04/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked

    ... mentre con i polpastrelli tormentava i miei capezzolini durissimi. Gli bastava poco per farmi godere davvero ed io mi lasciai andare quando, improvvisamente vidi accendersi un puntolino rosso nell'oscurità , dietro i vetri dell'altro appartamento segno che il nostro spione era li e si era acceso una sigaretta, mentre si godeva lo spettacolo. Lamberto cominciò ad affondare con il suo dardo pulsante dentro di me, allargandomi piano mentre con una mano gli tenevo la nuca e le nostre bocche si succhiavano con avidità. Per parecchi minuti il mio amico affondò in me, ritmicamente e con decisione e il nostro misterioso vicino continuava a fumare senza muovere un muscolo. Poi improvvisamente spense il mozzicone in un posacenere e tirò con veemenza la tenda: fermai di scatto Lamberto e fatto uscire il suo cazzo dal mio culo dissi:
    
    - "Presto muoviti! Stavolta lo smascheriamo, vieni con me, so chi è e dove potremo trovarlo"
    
    Gli passai l'accappatoio con cui si rivestì in fretta e presone uno per me dal bagno mi lanciai verso la porta
    
    - "Ma che fai sei impazzito? Dove stiamo correndo?" chiese stralunato "Stavamo scopando cosi bene: dai rimaniamo qui ma che ci frega" piagnucolò Lamberto ma senza decisione. Io invece ero ormai risoluto a scoprire l'identità del misterioso inquilino.
    
    Trascinai Lamberto fino all'ascensore che risultava occupato e in discesa.
    
    - "Muoviti prendiamo le scale, non riuscirà a nascondersi stavolta anche perchè so dove sta andando" dissi ...
    ... tirando il mio amico per un braccio che protestò
    
    - "Ma chi?? Sei pazzo? Siamo nudi se esce qualcuno...o peggio se ci becca Trochet, ci ammazza" ma ormai stavamo scendendo volocemente la scala e l'unico rumore che provocavamo era quello dei nostri piedi nudi sul freddo marmo. Arrivati alla porta delle cantine, notai che l'ascensore era già arrivato: la porta d'accesso era aperta e la luce accesa per cui non potevano essere passati che poche decine di secondi da quando lo sconosciuto aveva iniziato la sua discesa verso le cantine. Spronai Lamberto a correre giù per la scala e arrivati davanti alla porta della numero quattro , girai energicamente la maniglia e spinsi con tutta la forza spalancandola. Entrammo come due furie e il ragazzo con cui solo poche ore prima avevo fatto un favoloso 69, si trovava sdraiato nel lettone intento a guardare la tv; rimase paralizzato dalla paura tanto che non riuscì nemmeno ad emettere un grido.
    
    - "Eccoti qua, confessa! Sei tu che ci stavi spiando poco fa come tutte le altre volte hai spiato il mio amico dai vetri del tuo appartamento,segandovi assieme, vero?" gridai puntando il dito verso il ragazzo tremante
    
    - "Cosa?...no ma io non...." balbettò
    
    - "Non provare a mentire ancora! Ti abbiamo scoperto finalmente e non ti resta che confessare" continuai con voce alterata dalla rabbia e dall'eccitazione
    
    - "Stamattina quando sono entrato qui e ti ho incontrato ho capito tutto: tutto il tuo assurdo gioco è finito ormai" dissi al colmo ...
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