1. Un vicino un po' troppo...intraprendente...4


    Data: 04/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked

    ... dalla bocca di Lamberto la mise a disposizione di tutti e tre che cominciammo, nello stesso momento un favoloso pompino! Ce n'era per tutti e in abbondanza e Gilles si lasciò andare supino sul lettone, facendo svettare ancora di più il suo enorme bastone su cui golosamente banchettammo.
    
    Con la mano Gilles arrivò a tormentarmi il buchetto e infilate due dita in modo fulmineo disse.
    
    - "Voglio assaggiare il tuo fiore"
    
    Non ebbi il tempo di replicare, mi ritrovai prono e con il cazzo dell'amministratore puntato sul mio buco: nonostante fossi ancora ben aperto per la precedente scopata con Lamberto ebbi paura ma non riuscii nemmeno a protestare perchè l'uomo con un colpo di reni entrò in me! Cacciai un grido acuto prima che Lamberto mi mettesse una mano sulla bocca per tutto il tempo che Gilles affondò in me e una volta appoggiate le palle sulle mie chiappe prese a pomparmi deciso e lento: solo quando le mie grida si trasformarono i forti mugolii di piacere, Lamberto tolse la mano dalla mia bocca e preso Pierre per i fianchi lo fece piegare a 90: appoggiò il cazzo duro come un pilone di cemento armato sulla rosellina del ragazzo e lo inforcò senza troppi complimenti fino alla radice cominciando a scoparlo con foga facendolo gridare ad ogni colpo. Pierre ed io inginocchiati uno di frone all'altro ci guardavamo godendo e urlacchiando di piacere, mentre i due tori ci riempivano di cazzo fino allo stomaco; cominciammo ad avvolgere le nostre lingue una sull'altra, fondendo ...
    ... assieme le nostre labbra e i mugolii divennero un solo muggito mentre i nostri sfinteri venivano allargati e riempiti cosi furiosamente. Sentivo il mio buco dilatarsi e i bordi della grossa cappella di Trochet strofinare sulle pareti, ne potevo distinguere la forma. Ogni centimetro di cazzo che entrava in me mi spalancava: sembrava non finire mai, affondava, affondava e affondava sempre più, fino a che le sue voluminose palle, grosse come due susine non si appoggiarono alle mi chiappe, prendendo a sbatterci sopra ad ogni colpo più intenso.
    
    Lamberto, pompava con decisione e fermezza il culetto di Pierre: il suo cazzo di cui conoscevo bene durezza e dimensione entrava con molta facilità nel roseo buchetto, sicuramente reso soffice ed elastico dallìenorme cazzone dello zio. Le sue mani forti e pelose arpionavano Pierre ai fianchi non dandogli la possibilità di scappare e vederlo affondare come in un panetto di burro mi eccitava enormemente. Il ragazzo gridava ad ogni affondo deciso di Lamberto, quelli in cui le palle sbattono sonoramente contro le chiappe e la cappella, dentro va a colpire la prostata: affondi accompagnati da i grugniti rochi del mio amico. Tutto però si sa, inevitabilmente ha una fine e dopo parecchi minuti di scopata ininterrotta dei due maschioni sentimmo Gilles esclamare:
    
    - "Oh putain..." armeggiando nervosamente con il suo cazzo stratosferico, cercando di estrarlo dal mio culo ma non vi riuscì prima che uno schizzo rovente e potente di sborra mi riempisse ...
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