1. La profuga - prima parte.


    Data: 05/08/2018, Categorie: Etero Autore: Mesx, Fonte: Annunci69

    ... alzarsi e le offrì dell'acqua potabile per aiutarla a riprendersi. Egli cercava di comunicare, ma lei purtroppo non capiva assolutamente nulla di ciò che diceva.
    
    Quando egli finalmente comprese la situazione (probabilmente dopo aver osservato meglio gli indumenti fradici della ragazza) si sedette dinanzi a lei e, indicandosi con la mano sul petto, disse "Eduardo".
    
    Lei, nonostante fosse ancora molto scossa, colse al volo il gesto, replicando a sua volta.
    
    "Farah".
    
    L'uomo tornò ad occuparsi della barca, lasciandole tempo di riprendersi e di inquadrare meglio in che situazione fosse.
    
    Una bandiera spagnola svolazzava dal pinnacolo ed ella riuscì a riconoscerla grazie agli studi che i suoi genitori le avevano permesso di ottenere tramite mille sacrifici.
    
    Cercò di sforzarsi a dire all'uomo l'unica cosa che sapeva in spagnolo.
    
    "Yo...Yo no hablo español, p-perdóname!"
    
    L'uomo si voltò e le rispose a sua volta con quello che lei intuì essere un "non importa."
    
    Dopodiché si avviò all'interno della cabina e le fece cenno di seguirlo.
    
    Una volta all'interno, prese una coperta e gliela passò, dopodiché la fece avvicinare ad una vecchia carta nautica.
    
    Puntò con il suo dito calloso su un punto della mappa:
    
    "Aquì."
    
    Indicò la Spagna ed una città.
    
    Farah accennò ad un si con la testa per dimostrare di aver compreso la loro destinazione.
    
    La giornata passò velocemente, facendo calare la notte sull'imbarcazione...e fu solo in quel momento che Farah capì ...
    ... realmente chi era il suo salvatore.
    
    Vi erano due letti sull'imbarcazione, uno dinanzi all'altro...lui le aveva indicato quello di sinistra, pertanto lei si sdraiò su di esso.
    
    Una sola fioca luce illuminava lo stanzino.
    
    L'uomo si sedette sul letto di destra, guardandola.
    
    Lei sorrise al suo benefattore, i vestiti erano ormai asciutti.
    
    Lui continuava a fissarla con faccia compiaciuta...una faccia che ben presto accompagnò quel gesto che fece capire a Farah che la situazione stava rapidamente degenerando.
    
    Iniziò a toccarsi il pacco da sopra i pantaloni insistentemente senza mai distogliere lo sguardo. Dopodiché si sbottonò i pantaloni e tirò giù le mutande appresso ad essi, lasciando così in bella mostra un grosso cazzo venoso ed eretto.
    
    Si sfilò del tutto i pantaloni che ormai erano solo un intralcio e si avvicinò a lei toccandosi e scappellandosi.
    
    Disse qualcosa con tono poco rassicurante, il che fece indietreggiare la ragazza, poi si chinò e le accarezzò il viso, per poi strapparle brutalmente un bacio.
    
    Lei scattò nuovamente all'indietro, finendo contro la parete dell'imbarcazione, agitatissima...era senza via di fuga e ormai sapeva cosa Eduardo volesse da lei in cambio della sua "gentilezza".
    
    "No...no.." fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
    
    Lui la afferrò per le guance e disse qualcos'altro che lei non riuscì a comprendere...ma subito dopo le spinse la faccia contro il cazzo, facendole ben intuire il suo compito.
    
    Farah non aveva alcun ...