1. I piedi della libraia


    Data: 05/08/2018, Categorie: Etero Autore: Fracasso85, Fonte: Annunci69

    ... aperte per errore.
    
    Tra il sorpreso ed il quasi intimorito da quella situazione surreale, procedo oltre, gironzolo un po’ a vuoto tra improbabili titoli di astrologia e veganesimo spinto, mi soffermo invece su qualche interessante pubblicazione su Napoli e la sua provincia, sempre leggermente sorpreso dall’assoluta vacuità dell’ambiente circostante ed infine decido di salire ulteriormente.
    
    Imbocco dunque le scale e mi reco al terzo ed ultimo piano.
    
    La scala sbocca su una saletta dedicata a CD e vinili, ma passo oltre e mi dirigo verso l’ingresso della sala più grande, alla mia sinistra. Non entro nemmeno, ogni volta mi lascia esterrefatto… resto sull’ingresso ammaliato quella sala di rara bellezza, con i suoi alti soffitti affrescati, illuminata dalla bianca luce della sottostante piazza che entra dalle ampie finestre ed un mare sconfinato di meravigliosi libri di fotografia, arte, fumetti, musica… Un vero e proprio paradiso.
    
    Anche qui, però, pare non esserci anima viva, una quiete assordante che mi faceva credere di poter sentire il mio stesso battito cardiaco, un’aria rarefatta ed un’aura che non esagero nel definire mistica: sembrava che tutti quei libri mi volessero trasmettere un loro messaggio simultaneamente, forti di quel silenzio che stava bloccando il tempo e lo spazio.
    
    D’improvviso, un rumore sordo squarcia di netto quell’eterno attimo, il tonfo di un libro che cade a terra da uno scaffale… Mi scosto dall’ingresso in sala addentrandomi nella ...
    ... stessa e dietro un’alta scaffalatura scorgo una graziosa figura femminile accovacciata, presumibilmente una libraia a cui di primo acchito darei sui trentacinque anni, minuta, ben fatta, mora con grandi occhiali tartarugati, impegnata a sistemare qualche libro che probabilmente qualche incauto cliente aveva riposto alla rinfusa.
    
    La osservo meglio, credo non si fosse ancora accorta della mia presenza… Ha il cartellino appeso al collo, quindi certamente è una libraia, indossa una camicia jeans ed una gonna bianca a fantasia colorata piuttosto corta che lascia agli occhi il piacere di osservare due coscie decisamente toniche e ben fatte, muscolose e dalla pelle vellutata, e noto anche due piedi piccoli, dalle forme sinuosamente perfette, lasciati nudi da sandali infradito minimali.
    
    Mi avvicino ulteriormente ed abbozzo un approccio… “Buongiorno, mi scusi… Lavora qua..?”
    
    La bella libraia si volta, si alza in piedi ed accenna un mezzo sorriso, ha l’aria un po’ provata dovuta certamente al caldo ed alle ore di lavoro, ma è veramente bellissima tanto da lasciarmi di sale: alta circa un metro e sessanta, viso austero che mal si coniuga con la sensualità che trasmette, occhi scuri e profondi, un seno prorompente impossibile da nascondere nonostante la camicia non sia scollata, la gonna però, ora noto, è ben più corta di quanto avessi intuito e che nulla lascia all’immaginazione circa le gambe: sprigionano erotismo con disarmante naturalezza, non longilinee ed anzi muscolose ma ...
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