1. I piedi della libraia


    Data: 05/08/2018, Categorie: Etero Autore: Fracasso85, Fonte: Annunci69

    ... proporzionate, toniche, coscia e polpaccio ben definiti, ginocchio e caviglia armoniosi e piedi straordinariamente belli, credo i più belli mai visti in vita mia, con unghie laccate di rosso ed una fine cavigliera d’argento ad adornare la caviglia sinistra.
    
    “Sì sì certo, buongiorno a Lei… Mi dica pure…”
    
    Sinceramente, in quel momento, a tutto pensavo fuorchè a quell’idea nebbiosa del libro che avevo in mente poc’anzi… ma tento maldestramente di restare lucido e di non uscire dal seminato: “Grazie… Beh, in realtà… eheh… Beh mi imbarazza un po’ chiedere, perchè sto cercando un libro che… non so che libro sia! Ahah…”
    
    Lei non si scompone, ma capisco che mi sta prendendo per demente pur mascherando con professionalità il proprio disappunto.
    
    “Oddio… Detta così, la vedo dura trovarlo… Ha almeno un’idea? Qualche informazione? Titolo, autore, editore..?” e mentre mi parla si dirige verso la postazione computer facendomi cenno di seguirla.
    
    “Ricordo soltanto che parlava del rapporto tra padre e figlia, almeno così mi sembra… ah, mi pare sia un libro uscito attorno al 2010, purtroppo non ricordo altro…” Le dico, cercando di distogliere – senza riuscirci – lo sguardo dalle sue gambe e dai suoi piedi… Stavo iniziando ad eccitarmi sul serio…
    
    Lei si siede e subito, con un gesto apparentemente privo di malizia, accavalla le gambe, lasciando così un piede fuori dalla scrivania ed inizia a cercare qualcosa al terminale mentre io, ormai in preda a vampate di calore e gelide ...
    ... sudorazioni, mi metto a giocherellare nervosamente con delle monete che ho in tasca, salvo poi pensare che quel mio gesto poteva essere facilmente frainteso; tolgo quindi di fretta la mano dalla tasca e continuo a tenere in pugno quelle tre o quattro monetine a mo’di “antistress”…
    
    Mi guardo velocemente attorno, la sala è ancora deserta e nel più assoluto silenzio… Poi osservo lei e, resomi conto che la sua attenzione è inchiodata sullo schermo, penso di avere più tempo per poter scendere con lo sguardo e gustarmi lo spettacolo senza troppe ansie… Nel momento di sedersi sullo sgabello la gonna era salita in maniera vertiginosa e scopriva gran parte della coscia, il polpaccio poggiato sul ginocchio mostrava tutta la perfezione della sua pelle e il piede dondolava in un gesto quasi a volersi sfilare il sandalo, muovendo ritmicamente le delicate dita…
    
    Mi sentivo sospeso tra la necessità fisica di fuggire in bagno per darmi piacere come un ragazzino e la sconsiderata voglia di spararle un commento senza filtri circa gli effetti dei suoi piedi e delle sue gambe su di me, quando la sua voce mi risveglia dal torpore erotico in cui stavo precipitando…
    
    “Forse… Forse ho trovato qualcosa… Ricorda almeno se parliamo di letteratura italiana o straniera..?”
    
    “Mi pare… Direi, direi straniera, americana penso di ricordare… Possibile..?”
    
    “Mh… Possibile… Mi dia un attimo ancora…”
    
    Non aspettavo altro, altrochè “un attimo”, pensavo… Speravo che si prendesse tutta la vita per poter ...
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