1. I piedi della libraia


    Data: 05/08/2018, Categorie: Etero Autore: Fracasso85, Fonte: Annunci69

    ... io la persona che cerca, sul serio.” replico un po’ imbarazzato ma anche risentito.
    
    “Sarà… Ma tenga presente che non sono una sprovveduta, non sono ingenua e non ho quindici anni, mi accorgo di certe cose…”
    
    “Non lo metto in dubbio! Anzi, se ha notato atteggiamenti non consoni da parte mia, me ne scuso mille volte, ma circa le foto di cui parla, ribadisco con decisione la mia più totale estraneità ai fatti!”
    
    Senza guardarmi nemmeno ed abbozzando un sorriso sarcastico, lei prosegue…
    
    “Bene, allora diciamo che le credo… Come spiega però certe… chiamiamole evidenze?” e con un impercettibile movimento di una mano, indica la mia zona pelvica… Non mi ero accorto che la mia erezione incontrollabile fosse così evidente, avevo il pene inequivocabilmente di marmo e i pantaloni di lino non aiutavano certo a nasconderla… in quel momento avrei solo voluto essere dall’altra parte del mondo, ero gelato da un senso di vergogna atroce… Ma non potevo negare, appunto, le evidenze.
    
    Provo quindi a recuperare credibilità “Senta, io non nego nulla se non ciò di cui non sono colpevole… Di quelle foto non so NIENTE, non sono la persona che le ha scattate e nemmeno le ho viste. Se poi dovessi negare di essermi un po’ eccitato, ecco… Allora quella sarebbe una bugia, come sarebbe una bugia dirle di non capire cosa possa aver spinto una persona a scattare quelle foto… Se trovarla molto bella e sentirmi coinvolto da lei è una colpa, allora sì, sono colpevole e me ne scuso… So che non è il ...
    ... luogo adatto e so che lei non è certo qua per ricevere apprezzamenti, le ribadisco le mie scuse ma voglio sappia che non intendevo mancarle di rispetto in alcun modo.”
    
    Sembrava l’avessi quasi convinta, sentivo di averla fatta franca seppure colpevole di nulla, ma si sa… Se qualcosa può andar male, stai sicuro che andrà peggio e infatti, teso come una corda di violino e sudato come un cavallo da corsa, mi lascio ancora sfuggire di mano le monete che, ovviamente, finiscono ancora in piena ‘zona piedi’.
    
    Resto allibito, ibernato, totalmente scioccato… Non so, letteralmente, se e quale muscolo muovere… Resto perciò semplicemente in attesa di una sua reazione, che non tarda ad arrivare:
    
    “Sì va beh… Prendiamo pure in giro anche… Che squallore… Lasciamo stare.”
    
    Passano alcuni istanti interminabili, il silenzio della sala è assordante, ma per fortuna interviene ancora lei quasi a sorpresa
    
    “Comunque l’ho trovato, il libro. Almeno credo. E’ di Marc Levy, 2010… ‘Quello che non ci siamo detti’ è il titolo.”
    
    Io non so cosa dire, per cui dico l’unica cosa che mi pare sensata
    
    “Ah… Beh… Bene, grazie… Sì, direi che potrebbe essere quello…”
    
    “Ok… Quindi??? … “ Prosegue lei con aria più da interrogatorio che da semplice domanda
    
    Alchè replico “Beh, quindi… direi che si proceda, lo compro se c’è, in caso contrario lo ordino…”
    
    “Non ci siamo intesi” – incalza di nuovo lei – “Il libro c’è a magazzino, ma intendevo chiederle altro… Vogliamo raccogliere ‘ste monete o pensava ...
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