Confessioni
Data: 06/08/2018,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: xilia82, Fonte: RaccontiMilu
Amo il sesso orale, e amo andare subito al sodo.Cosa c’è di più bello di una lingua, preferibilmente femminile, che ti assaggia e ti assapora con gusto? Non che disdegni le attenzioni di un uomo, sia chiaro, ma in genere sono più rudi, più sommari; esagerano sempre in qualcosa. Per non parlare di quella maledetta barba di tre giorni che pare carta vetrata.Una donna invece solitamente conosce il giusto equilibrio tra delicatezza e forza, sa raggiungere quell’armonia di gesti che mi spinge ad abbandonarmi; sa cosa voglio e sa come darmelo.(Francesca insegna inglese in un istituto tecnico statale. La vedessero, i suoi studenti straripanti di ormoni, con i capelli sciolti contro le mie cosce, il viso affondato nelle mie intimità. Vedessero, quel branco di segaioli brufolosi, come inarca la schiena la loro seria professoressa quando le accarezzo la piccola perla rosa che si schiude, quando si lascia andare al piacere. Mi piace pensare, mentre le mie mani scivolano sul suo corpo nudo e le mia dita le affondano dentro, a quei ragazzi che nella loro cameretta si masturbano pensando a lei, magari guardando la serie foto di qualche suo profilo pubblico, fantasticando della sua pelle, che io sento calda sulla mia, immaginando di sentirla gemere come io la sto sentendo. Come vorrei che la vedessero mentre un orgasmo le paralizza i muscoli e la sue labbra si aprono in un piccolo urlo soffocato.)Quando è la mia, invece, la lingua in azione, meglio senza dubbio il genere maschile. Anche ...
... una donna dà appagamento e belle sensazioni, ma il godimento di avvolgere con la bocca un signor pisello, di sentirlo crescere succube dei tuoi movimenti, rinvigorire sempre più, fino ad esplodere in una fontana di lussuria, non ha paragoni. Penso non esista donna che amerà mai ricevere un rapporto orale come lo ama un uomo.(Quante volte ho dormito usando la pancia di Daniel per cuscino, con il suo salsicciotto tra le labbra. Mi è sempre piaciuto giochicchiarci e ciucciarmelo un po’ mentre è inerte, piccolo e indifeso. Anche se di solito dura poco, poi l’arma è sguainata e pretende soddisfazione; ma dopo la soddisfazione posso sempre ricominciare a spupazzarmelo. Quante volte mi sono svegliata tossendo per un’esondazione di sperma in gola. E lui sempre a difendersi asserendo che stava sognando, che mai mi avrebbe fatto volontariamente uno scherzo simile... Una volta però l’ho beccato: i miei incisivi li ha apprezzati meno.)Il mio attuale compagno si ritiene molto fortunato, perché sono una che ingoia, dice. Io non ci vedo niente di speciale. Lo trovo naturale, so che piace molto e devo riconoscere che mi eccita anche un po’. Certo che se sapesse quanti condividono la sua opinione, forse smetterebbe di usare l’aggettivo “molto”...(Anna m’ha confidato che quando l’hanno assunta nel laboratorio analisi dove tutt’ora lavora, due colleghe – che lei chiama con rispetto “le stronze” – l’hanno obbligata moralmente a sottostare al loro rito d’iniziazione: le hanno dato in mano una fiala ...