1. Confessioni


    Data: 06/08/2018, Categorie: Autoerotismo Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: xilia82, Fonte: RaccontiMilu

    ... contenente liquido seminale appena esaminato e lei ha dovuto berlo di fronte a loro. Solo parecchio tempo dopo le hanno rivelato che in realtà non esisteva alcun rito d’iniziazione. Lei, sbalordendole, l’ha presa in ridere. Tanto, m’ha detto, un po’ più, un po’ meno...)Ci metto impegno. Cerco di farlo bene e mi applico per perfezionarmi, anche se credo che, tornando al concetto di prima, son convinta che solo chi ha lo stesso sesso di quello su cui si sta adoperando sappia veramente come accontentarlo davvero. Se gli uomini non fossero così carichi di testosterone da sviluppare un’omofobia esagerata, magari scoprirebbero anche loro com’è appagante sentire una bocca che ci sa veramente fare e in grado di soddisfarli come davvero vorrebbero. Ma la maggior parte di loro si sente troppo “maschio”, e non saprà mai cosa si perde. Ché poi basta infilargli un dito nel sedere mentre glielo succhi, al “maschio”, che squittisce come una marmotta. E gli piace, eccome se gli piace.Piace anche a me. Amplifica il piacere. Quando l’eccitazione si alza di livello piace anche a me sentirmi penetrare dietro. E piace agli uomini infilarmelo; bisogna solo stare attente perché nel travolgimento della passione magari non ci si accorge che lui come al solito esagera e le dita diventano due o tre. Dopo, tornata la quiete, fa male.Ci sono anche quelli che non osano permettersi quest’ulteriore profanazione del mio corpo, o nemmeno si rendono conto che potrebbe piacermi, e quindi evitano, si ...
    ... concentrano nel rapporto e non ci provano neppure. Sono i più fortunati, perché sentirsi chiedere, quasi supplicare, di mettermi un dito nel didietro, son convinta che li faccia impazzire.Ho invece sentimenti contrastanti riguardo al vero e proprio sesso anale, anche se spesso, soprattutto se sovreccitata dal rapporto in corso, ho lasciato fare. Non sempre pentendomene.(Ho avuto solo una volta un’esperienza con due uomini, finora. Mi ci son trovata in mezzo, metaforicamente e non, e ho deciso di non negarmi. È stato un pomeriggio caldo dentro la tenda di quello che già da qualche mese era il mio ragazzo. Stavamo facendo l’amore cercando di non ansimare troppo forte, madidi di sudore. Gli stavo sopra. La cerniera dell’entrata era aperta per far circolare un minimo d’aria, tanto avevamo di fronte un muretto che ci nascondeva al resto del campeggio. Non mi sono accorta del suo amico. Sentivo le mani accarezzarmi le natiche mentre i miei fianchi ondeggiavano ritmici, le sentivo entrare anch’esse e mi piaceva. Solo quando il mio ragazzo mi ha stretto entrambi i seni ho compreso che quelle nel mio didietro non erano le sue. Mi sono voltata di scatto, bloccandomi. L’ amico mi ha sorriso. Ho esitato solo un secondo, poi mi sono rigirata verso il basso e ho ricominciato a muovermi. L’ho sentito sdraiarsi su di me; il suo sudore unirsi a quello della mia schiena, ed è iniziata la doppia penetrazione. Tante mani mi stringevano, mi accarezzavano, mi palpavano; un vortice di sensazioni mi è salito ...