1. L'abbraccio di Giulia


    Data: 06/08/2018, Categorie: Etero Sensazioni Altro, Autore: Coren, Fonte: RaccontiMilu

    ... divertente. Non seguiva quasi mai le lezioni e mi mormorava cose a bassa voce. A volte mi sussurrava cose come "Che noia...", oppure lanciava frecciatine ironiche su qualche compagno di corso. Una volta, me lo ricordo molto bene, mi prese la mano e mi disse: "Tua hai delle mani molto belle". Io non le vedevo così belle, ma fui lusingato e anche un po' eccitato, perché volevo svelarle in quale modo desideravo usare quelle mani su di lei.Un giorno mi rivelò di avere seri problemi in matematica. L'anno scolastico stava arrivando alla fine e lei non poteva permettersi un voto basso, visto che stavamo entrambi per andare incontro all'esame di maturità. Mi chiese se io ci chiappavo e modestamente a scuola avevo una media molto buona. Così accettai l'invito a casa sua per darle ripetizioni.Mi presentai da lei come peggio non si poteva: una bruttisima t-shirt e pantaloni di jeans corti. Sinceramente non speravo, anche se mi fossi vestito più elegantemente, di poter concludere qualcosa. Lei invece mi aprì la porta con pantaloncini bianchi e un top nero aderente. Avvertii subito il buon odore del suo profumo, molto più buono rispetto all'ondata di smog che avevo raccolto dall'autobus che mi aveva portato sino a lì.Eravamo soli.Ci salutammo con un bacetto sulla guancia. Prese il mio zaino e fece per portarlo in camera sua. Fu lì che, voltandosi, notai che indossava delle mutandine nere che risaltavano tantissimo ai miei occhi.Prima di cominciare le chiesi se potessi andare in bagno, ...
    ... così ne approfittai per darmi una sciacquata e provare ad assopire quel durone che mi era venuto in mezzo alle gambe.Tornai da lei e ci sedemmo alla sua scrivania. Questa era abbastanza piccola, perciò eravamo molto vicini. Le sue gambe sfioravano le mie, ma questo non sembrava preoccuparla.Cominciai ad illustrarle un esercizio sui limiti che lei non era riuscita a svolgere, e mentre io parlavo lei mi fissava, e mi fissava, e mi fissava e sorrideva. Cominciai a balbettare nervosamente, sentivo il cuore che batteva forte."Tu sei un ragazzo per bene" mi disse poi. Non sapevo come rispondere. "Sei quasi stupido" rise.Non sapevo assolutamente come prendere quelle affermazioni così contrastanti. La guardavo. Volevo dire qualcosa. Ma il mio cervello si era cappottato (ciao ciao cervello).Ma non ci fu bisogno di dire niente. Si avvicinò a me e mi diede un bacio a stampo sulle lebbra."Hai capito?" Mi chiese.Rimasi fulminato.E' superfluo dire che il mio pene scattò in aria. Subito mi sentii nervoso, e non sapevo cosa rispondere. Non ero neanche sicuro di aver vissuto davvero quel momento. Perciò volevo rispondere un "penso di sì", ma non riuscii a spiccicare una parola intera (per fortuna, direi, perché sarebbe stata una risposta molto stupida). Lei mi sorrise ancora: "Tu non hai mai fatto niente con una ragazza, vero?" Scossi la testa. Allora mi disse: "Tranquillo":Mi sbottonò i pantaloni e io non opposi alcuna resistenza. Ne uscì scattante il mio pene, possente in tutta la sua erezione ...