L'abbraccio di Giulia
Data: 06/08/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Altro,
Autore: Coren, Fonte: RaccontiMilu
... e forse anche di più. Lo potevo avvertire che pulsava, era quasi come se avesse una vita propria. Giulia lo afferrò, lo strinse. Diede una leccata sulla cappella e poi lo prese in bocca, masturbandolo con le labbra. Credo che passarono 10 secondi ad essere ottimisti, ma forse molti di meno.Le dissi: "Giulia, sto per venire" e lei non reagì. Mi puntellò il membrò con la lingua e si fece inondare da un getto caldo e possente. Respiravo affannosamente. Lei si alzò, prese un fazzoletto e lo usò per pulirsi."Scusami" le dissi."Ti ho detto di stare tranquillo" mi rispose.Quando ebbe finito, si spostò su letto e mi guardò con gli occhi di una sirena. Ammaliante, provocatrice, irresistibile.Si tolse il top e ne fece uscire due splendidi seni dall'areola scura. Ma non era finita. Molto lentamente, con mia estrema sofferenza, portò le mani alla cerniera dei suoi pantaloncini e se li calò. Vedevo le sue mutande. Vedevo le sue gambe. E presto... Mancava poco.Mi voltò le spalle e lasciò cadere quel paio di mutande a terra. Adesso vedevo il suo sedere, i suoi glutei scolpiti e all'apparenza morbidi. Mi portai d'impulso la mano al membro nel mentre che lei mi chiedeva "Vedi niente che ti piace?" col suo solito sorriso un po' canzonatorio. Si voltò e adesso la vedevo bene. Rasata sì, ma non tanto come credevo. Curata, certamente.Curata e decorata con una sottile striscia di pelo poco sopra la gobba.Si sedette sul letto e mi invitò a raggiungerla. Mi fece infilare un preservativo ed ero già ...
... pronto per montarla, ma mi disse di non avere fretta. Mi disse: "Toccala pure". Allungai la mano e la avvertii. Calda e già umida. La accarezzavo, ma non con molto trasporto così lei mi prese la mano e mi invitò implicitamente a toccarla meglio. Mi ritrovai con le dita all'interno del suo corpo e quasi stavo per venire di nuovo dentro il cappuccio. Poi mi disse: "Adesso assaggiala". Si distese sul letto e spalancò le gambe.Cominciai subito a lappare. Lei ebbe un sussulto e mi disse: "Non così. Più piano, dolcemente". Sentii la sua mano allora accarezzarmi la testa, che mi guidava sulle sue cosce, sull'inguine, e poi ancora sulle labbra del suo tempio proibito. Mi invitò a guardarla e mi fece di sì con la testa. Si mordeva il labbro.Continuai a leccarle la fica. Lei alzò le gambe e mi abbracciò la testa con la cosce. A quel punto sapevo che non potevo più resisterle.Glielo feci intendere con uno sguardo disperato e lei con un sorriso mi fece segno di sì. Spalancò le gambe. Avvicinai il mio glande al calore delle sue labbra, e sfregando contro di esse, finalmente, la penetrai. Sentivo il suo corpo caldo avvinghiato al mio membro che si muoveva dentro di lei, ancora un po' goffo. Fui su di lei, col mio petto sul suo seno, mentre tentavo di arrivare con la lingua al suo capezzolo.Stava arrivando di nuovo. Non seppi resistere e venni.Probabilmente non rimase soddisfatta dalla mia prestazione, ma del resto sapeva che ero inesperto perciò credo che lo avesse messo in conto.Una volta ...