Federica 11 - Racconti Erotici

Federica 11

“non ho capito bene…..vuoi che te lo metta nel culo?”

Io mi ero già pentito di quello slancio di sincerità, ma ormai…..

“si….”

“cosa ti devo mettere nel culo?”

“il…pisello…”

“Gino avevi ragione…questa è proprio una zoccola…”

Mi fece mettere in ginocchio su una sedia con il culo che sporgeva verso di lui e appoggiò la cappellona bollente sul mio buchino che sentivo cedere senza problemi, ma non entrava: premeva quel tanto che bastava da allargarmi il buchetto, ma rimaneva fuori.

In realtà era una sensazione stupenda ma io lo volevo dentro e passato lo slancio con cui mi ero tradito chiedendo di essere inculato, adesso non avevo il coraggio di chiederlo di nuovo.

“la senti la cappella dello zio?”

Mi disse Gino che intanto era venuto di fronte poggiandomi la sua sulle labbra mentre si sporgeva a guardare il mio culetto in attesa di essere sodomizzato.

“mmmpppphhiiii” cercai di dire visto che premeva forte sulle mie labbra che cedettero e permisero a quell’intruso caldo e liscio di entrare slargandomi nuovamente la bocca.

Lo zio Mario non allentava la pressione ma non la intensificava ed io, purtroppo non resistetti a lungo e, fingendo di muovermi a causa dell’uccellone che avevo in bocca iniziai ad andare indietro cercando di conficcarmi quel palo bollente tra le meline.

Credo che la cosa fosse eccitante anche per lui perché sentii l’uccello che piano piano entrava mentre lui diceva:

“zoccolona che non sei altra, lo cerchi col culo eh?!? ...

... Va bene te lo do perché ne ho troppa voglia”

Un attimo dopo ero infilzata come uno spiedino con tutta quella carne calda che mi arrivava fino in pancia mentre il membro smisurato che avevo in bocca spingeva nella direzione opposta.

Era bellissimo, perché era il più grande dei piselli presi finora ma il training con la bottiglietta mi aveva preparato perfettamente e adesso mi stava inculando con forza e regolarità procurandomi solo piacere e neanche un pochino di dolore.

Sentivo quel cilindro caldo che mi entrava nel culetto, era bellissimo, non m'importava che fosse dello zio Mario: chiunque in quel momento poteva farlo lo volevo davvero tanto, come era possibile averlo scoperto tutto in un giorno????

Come avrei fatto a nasconderlo al resto del mondo?

In qualsiasi posto mi fossi trovato, sapevo per certo che chiunque mi avesse mostrato il suo membro nudo, avrebbe avuto il potere assoluto su di me.

Intanto il mio corpo mostrava chiaramente il mio godimento perchè sentivo i loro commenti:

"ma guarda quanto gode!!! Ti viene incontro al cazzo da sola ha paura che tu smetta!!"

"si lo vedo e poi è morbidissima, meglio di qualsiasi donna, che scoperta!!! Ma le piacciono anche gli sculaccioni davvero?"

"prova e vedrai...."

"Sbammm!!! Sbammm!!!"

Due sculaccioni fortissimi che mi fecero guaire come un cagnolino mentre la cappella spropositata mi invadeva la gola.

Gli sculaccioni ricominciarono mentre gli uccelli continuavano il loro lavoro dentro di ...