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Federica 11
Data: 06/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987
... me. "Visto? continua a cercare il tuo cazzo nonostante gli schiaffoni" Disse Gino Era vero, avevo raggiunto un punto tale che qualsiasi cosa mi facessero mi procurava piacere. L'idea di essere nelle mani di due uomini adulti, non so perchè, ma mi faceva impazzire, volevo essere dominato volevo obbedire essere la loro serva, anche se non mi sarei sognato neppure lontanamente di dirglielo specialmente poi appellandomi al femminile. Quando poi lo zio Mario, forse per ritardare l'orgasmo, iniziò a toglierlo tutto dal sederino e infilarlo all'improvviso fino in fondo mi parve di impazzire dal piacere. Tutto questo poi avveniva con quel birillone immenso tra le labbra che già da solo sarebbe bastato a mandarmi in estasi. Quando improvvisamente un sapore fortissimo mi inondò la gola, iniziai a tremare fino ad esplodere in orgasmo spontaneo spaventoso e le mie contrazioni sicuramente causarono l’altra esplosione che mi zampillò nel sedere che mi fece se possibile aumentare il piacere già immenso che provavo. Rimasi per lo meno un paio di minuti a godermi le contrazioni del mio sederino sul bel palo caldo che era ancora conficcato dentro di me, intanto che, incurante del dolore alle mascelle, continuavo a succhiare da quel boa che avevo in bocca. Dovettero fermarmi loro togliendomi i due uccelli quasi con la forza. Mi misi in piedi guardandoli tra la vergona più profonda e la soddisfazione dovuta al piacere che mi avevano donato. I loro sguardi però ...
... non erano di scherno anzi, mi guardavano con dolcezza e ammirazione mi giravano intorno osservando il mio corpo e il mio viso che, mi ricordai improvvisamente, era ancora agghindato da femmina con le codine. “con il vestitino giusto, senza neanche il trucco, è una ragazza” Disse Gino “si è incredibile: ho una bellissima nipotina!!” Intanto sentivo che dal sedere iniziava a colare qualcosa e se ne accorse anche lo zio Mario che con un dito raccolse quello che colava e portandomelo alle labbra disse: “tieni Federica lecca il mio succo che sarà il tuo nutrimento principale per il resto dell’estate” il sentirmi chiamare al femminile e quel gesto perverso non solo non mi disturbarono ma mi dettero una sensazione di passività assoluta e con assoluta obbedienza leccai il dito fino a pulirlo, dimenando le meline con gioia. Mi fecero una doccia lavandomi con cura e poi si fecero lavare i piselli da me ottenendo il risultato di rivederli duri come prima anche se poi dopo esserseli fatti asciugare, li rimisero nelle mutande lasciandomi forse anche un po’ deluso per quanto la giornata fosse stata massacrante e non credo che avrei avuto ancora la energie sufficienti per continuare a giocarci. Mentre tornavamo verso casa lo zio approfittava di ogni angolo buio per palparmi il sedere e io ad ogni attacco scattavo in avanti con dei piccoli urletti cercando di sfuggirgli ma felicissimo per quelle attenzioni. Le scale di casa me le fece fare coi pantaloncini calati ...