Federica 11 - Racconti Erotici

Federica 11

... pastrugnandomi le chiappe ad ogni scalino e togliendomi la forza nelle gambe ad ogni palpata.

Prima di aprire la porta di casa aspettò che la luce delle scale si spengesse e mi fece inginocchiare sempre col culino nudo e mi mise il suo uccello in bocca di nuovo.

Era strano succhiarlo al buio completo, mi pareva di sentirlo ancora di più.

“succhia succhia Federica, se non vengo un’altra volta non posso dormire”

Mi sussurrò nell’oscurità e io mi impegnai a fargli il pompino più bello che potevo, nonostante fossi distrutto.

Al buio mi concentravo sulla forma della cappella che era la parte dell’uccello che mi piaceva di più, ma sentivo anche l’asta durissima e liscia, forse la più liscia degli uccelli provati che erano già 6 con il suo.

Mi aiutai anche con le mani facendole scorrere su e giù e muovendo la lingua più che potevo leccandolo con passione.

Non so quanto glielo succhiai perché persi la cognizione del tempo ma fu bellissimo sentire quella cosa calda in bocca mentre percepivo il fresco sulle mie natiche nude.

Quando sentii che l’asta vibrava capii che stava per esplodere ed io accolsi anelante il suo succo bollente come fossi un assetato nel deserto invece che un ragazzino che aveva ingoiato più sperma in quella giornata che una donna normale in tutta la sua vita.

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