Antologia di una moglie da marciapiede
Data: 07/08/2018,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Spettro82, Fonte: Annunci69
Nadia in macchina era nervosa ed eccitata, assieme a suo marito Massimo
c'erano Fausto, un suo collega con cui spesso usciva a giocare a
Poker e sua moglie Chiara, l'irreprensibile maestrina della scuola
elementare dove studiavano i loro figli.
Le due coppie avevano fatto una scommessa, la moglie del perdente,
sarebbe stata lasciata sulla statale, per l'intera mattinata, a farsi
scopare tra i container.
Quei ripari di fortuna rendevano la zona Industriale un
luogo ideale dove alcune donne di colore potevano prostituirsi.
Il ricavato della mattinata sarebbe andato ai vincitori, ma la cosa che
rendeva il tutto più morboso ed eccitante era il rischio di essere
riconosciute.
Sia lei, stimata e conosciuta professionista, che Chiara,angelo custode
dei pargoli di quasi tutte le famiglie del paese, rischiavano di finire sulle bocche
di chiunque le conoscesse, e questo alzava la posta e l'eccitazione in
modo esponenziale.
Massimo fermo' la macchina a una ventina di metri dai container,
nascosta tra le piante, in modo che i tre si potessero godere
comodamente la scena di Nadia, che si sarebbe fatta guardare, pronta a
farsi fottere degli sconosciuti, dopo essere stata pagata come una
qualunque puttana da strada.
Mi ero messa un tubino in maglia nera, con sotto le calze, mi avevano
sconsigliato tutti di mettere l'intimo per agevolare i clienti, che mi
avrebbero scopata liberi di farsi i loro comodi solo alzandomi la ...
... parte
inferiore del vestito.
i mie seni sodi e generosi erano inguainati nel vestitino, la cui
generosa scollatura lasciava intravvedere il reggiseno che li esponeva
in tutta la loro volgare esuberanza, mai in vita mia mi sarei sognata
di andare in studio in quelle condizioni, ma ero li per fare la
puttana, e l'abbigliamento era fondamentale per mettere in mostra il
mio corpo, come fosse la merce sul banco di un rozzo pescivendolo.
La vidi scendere dalla macchina, su quei tacchi vertiginosi che le
slanciavano ancora di più le gambe e lo splendido culo.
Mi soffermai a riflettere, sorridendo tra me, sul fatto che per
gratificarla, nemmeno un mese prima avevo regalato a quella splendida
femmina un bracciale da Tiffany che mi era costato ottomila euro, ed
ora chiunque se la sarebbe potuta sbattere buttandole trenta euro tra
le cosce.
La vidi farsi abbordare da un ometto insignificante con un utilitaria
scura.
Nadia gli fece segno di seguirla dietro i container, da dove potevamo
vederla bene tutti e tre, prese i soldi, si alzò il vestito fino al
l'ombelico e scese sul cazzo dell'uomo, gli passo' la lingua sull'
asta in tutta la sua lunghezza, poi prese dalla borsetta il
profilattico.
Dopo averglielo infilato si giro' e si mise a cosce spalancate, con le mani
appoggiate alla parete di metallo.
La vidi chinarsi con studiata lentezza mentre il cazzo le
spariva nel ventre, si era messa di traverso per permetterci ...