Antologia di una moglie da marciapiede
Data: 07/08/2018,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Spettro82, Fonte: Annunci69
... pelle, aveva la completa attenzione di tutto
lo studio e sopratutto quella della mia segretaria.
Come se non fosse abbastanza, le grandi mani ed il collo taurino su
cui si appoggiavano i lunghi dreadlook, erano ricoperti dai numerosi
gioielli d'oro che amava ostentare.
Mi saluto' con un ampio sorriso, mettendo in mostra denti bianchissimi,
aveva un viso regolare ed occhi molto belli, l'unica cosa che guastava
era un naso piatto e decisamente importante, che mi faceva
inevitabilmente correre la mente alla bestia che custodiva nei
pantaloni, e che avevo preso dentro di me pochi giorni prima.
Lo invitai con un cenno ad entrare nel mio studio,raccomandando alla segretaria di
spostare il mio prossimo appuntamento e non farmi disturbare se non per
cose estremamente urgenti.
Mi sedetti davanti a lui ,lasciando la scrivania in legno ricoperta di pelle tra noi due ,
come fosse una barricata dietro la quale proteggermi.
"Cosa vuoi ancora da me?"
Alla mia domanda non si scompose, mi disse che i suoi ragazzi avevano bisogno di
un nuovo avvocato che li togliesse dai guai che ciclicamente, la loro
attività da protettori gli procurava, e che naturalmente il mio
compito non si sarebbe esaurito li.
Mentre parlava vidi che si massaggiava con studiata lentezza la splendida nerchia che ormai era
ben visibile sotto la pelle dei pantaloni.
Gli risi in faccia e gli dissi che stavo per chiamare i Carabinieri, così avremmo regolato ...
... i
conti anche per la gang bang a di cui io è Chiara eravamo state vittima
davanti ai nostri mariti la settimana precedente.
Non rispose neppure, mi butto una manciata di foto sulla scrivania,
nelle immagini c'ero io, l'avvocato Nadia
Ricci che batteva davanti ai container, mentre suo marito la spiava in
macchina, l'avvocato Nadia Ricci mentre si faceva scopare in culo da un
cliente appoggiata ad un cassone, e infine l'avvocato Nadia Ricci piena
di sborra mentre lo stesso Jacques le stava sfilando una gigantesca
salsiccia di carne dalla figa.
Ero nelle sue mani, l'unica cosa che seppi dire fu:
"Dove devo mettermi?"
Mi indico' di salire sulla scrivania, si era
tolto la maglietta ed ora potevo quasi contare sul suo addome
splendidamente definito ogni singolo muscolo, dalla tartaruga alle
larghe spalle possenti.
Il suo profumo di maschio mi invase le narici,
appena il suo grosso membro uscì dai pantaloni, l'aroma quasi
selvatico della sua pelle ebbe un effetto afrodisiaco sulla
troia che ero diventata, mi accorsi che stavo bagnandomi, alzai la
gonna del tailleur grigio che indossavo, mi sfilai la giacca e tolsi le
mutande fissandolo negli occhi.
La gonna era stretta, mi disse di tenerla e mi aiuto' gentilmente a salire sulla scrivania,
dove mi misi a carponi, slacciai il reggiseno e aprii la camicia bianca che indossavo,
in modo che il mio seno prosperoso potesse essere palpato comodamente
senza stropicciare ...