1. Gli stessi nostri pensieri


    Data: 07/08/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... intatto, conico e perfetto, dal momento che starebbe perfettamente in una coppa di champagne senza che ne avanzi nemmeno un po�:�Ti piaccio?� - esordisce lei fissandomi languidamente.Io non so proprio che cosa dirle, certo che mi piace, come m�attrarrebbe indubbiamente una modella su d�un giornale, un quadro di Degas o una grassona di Botero, nulla d�inconsueto né di strano. Capita perfino al mare di vedere donne magnifiche seminude e con ciò?�Dai, aggiunge lei� - sogghignando e riprendendo ad accarezzarmi il collo.In quel preciso atto distinguo perfettamente i suoi capezzoli rapprendersi, fino a diventare rigidi e allungati. Adesso sono lucidi e quasi neri talmente rigonfi che puntano verso l�alto, perché così appoggiati sullo splendore intatto e olivastro della pelle sembrano francamente due serpentelli neonati pronti a guizzare via. Io non resisto, visto che ha un effetto che mi tronca il fiato, per il fatto che il cuore mi batte energicamente nel petto che sembra voler uscire, sento distintamente il viso diventare paonazzo, adesso mi devo controllare un poco. Chi sono? Non mi capisco più, perché qualcosa di me che sguscia via dalla mia coscienza senza presentarsi, per il fatto che ho una smania terribile addosso.Questo &egrave il mio corpo, una ...
    ... centralina pulsante d�eccitazione, allora mi butto in avanti e afferro quel seno elastico, lecco e sorbisco tra le labbra e la lingua, in quanto sento la sua femminilità dilatarsi allungandosi in una consistenza sempre più dura ma gommosa, che adesso odora di miele, di muschio, di resina o tutto quest�insieme. Nel mentre giro la lingua intorno a quella deliziosa sporgenza viva, sempre più nera e sempre più umida, la mordo leggermente e finalmente sento Benedetta gemere un poco a bassa voce sommessamente, come se solamente allora si ricordasse d�essere ancora attaccata e unita a quel corpo.Io chiudo gli occhi, fino a sentire uno spasmo dolente nel basso ventre e allora la frugo giù e affondo le mie dita in un pertugio che s�allarga cedevole caldo di fluidi liberando i miei nello stesso istante.Le mie dita s�inoltrano ancora, ansiose e impazienti, sprofondando in un nulla che ha l�essenza completa e l�odore totale della beatitudine e del paradiso. In seguito ci buttiamo all�indietro alla fine indebolite e sfinite sui sedili con la testa sgombera e vuota, godendoci magnificamente appieno quegl�intemperanti e lussuriosi istanti.Gli assilli, le beghe, i pensieri e le preoccupazioni quotidiane ahim&egrave faranno presto a ripresentarsi.{Idraulico anno 1999} 
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