1. La sorpresa


    Data: 08/08/2018, Categorie: Etero Autore: MadidaCalla, Fonte: Annunci69

    ... lei si tolse i sandali e, a piedi nudi, si diresse in cucina, spalancando la porta finestra su un piccolo giardino pieno di fiori, che dava direttamente sulla campagna intorno. Gli preparò un tè freddo, gli disse di sedersi fuori, lei sarebbe andata a cambiarsi. Lui si sedette a godersi il sole, un braccio sugli occhi per ripararsi dal riverbero. Ad un tratto, avvertì i passi di lei e un ostacolo alla luce che gli fece riaprire gli occhi. Lei era lì, davanti a lui, completamente nuda, le gambe leggermente divaricate e le braccia dietro la schiena. Uno spettacolo di donna, ecco cos'era, sotto tutti quei vestiti accollati. Due belle tette sode e piene, il ventre morbido, i fianchi torniti e la figa pronunciata e completamente depilata. L'erezione tornò in un attimo e lui non riusciva a riprendersi dalla sopresa. "Ho pensato che magari ti sarebbe piaciuto mangiare qualcosa. Mi sei sembrato affamato", gli disse lei, mentre si abbassava su di lui offrendogli un capezzolo scuro e durissimo, bello come una ciliegia matura. Lui si riprese dallo stordimento e accolse quella delizia nella sua bocca, succhiandolo forte mentre le affondava le dita nei fianchi. Lei sorrise, sollevata. Non aveva mai osato tanto in vita sua, ma lui le piaceva moltissimo e le aveva fatto bagnare le mutandine, solo tenendola per mano. Ci aveva visto giusto, comunque. Succhiava e leccava con gusto e le arrivavano scosse di piacere direttamente al clitoride. Probabilmente tra pochissimo avrebbe cominciato a ...
    ... colare. Lui scese con le mani sul culo, allargandoglielo e impastandolo per bene. Lei voleva essere presa, aveva bisogno e voglia di essere scopata a lungo. Erano mesi che non stava con un uomo e ormai impazziva di desiderio represso. Lui le era sembrato prestante e sicuro di sè abbastanza per non scappare via di fronte ad una sconosciuta che gli si offriva così. Si ritrasse leggermente, lo prese di nuovo per mano e lo condusse in camera. Mentre lui si spogliava, senza smettere di guardarla, lei salì carponi sul letto e gli si offrì così, per essere penetrata da dietro. Lo guardò da sopra la spalla. Aveva un bel cazzo dritto, non troppo grosso nè troppo lungo, perfetto e lei pensò che, prima o poi, lo avrebbe voluto succhiare e torturare con la punta della lingua. Lui si avvicinò, le passò una mano sulla figa aperta ed esposta, allargandole le labbra, entrando dentro con due dita. Lei inarcò la schiena, voleva di più. Ma lui non aveva intenzione di accontentarla subito. Si chinò e iniziò a lapparle la figa fradicia, a leccarle quel sassolino caldo che era il suo clitoride, portandola in poco tempo ad un orgasmo molto forte. Poi, mentre lei ancora ansimava, la penetrò senza delicatezza. Aspettò un momento che lei si adattasse alla sua forma, gli servì per mantenere un minimo di controllo, visto che quella figa grossa e succosa era stretta e calda come l'inferno. E poi iniziò a scoparla. Forte, tenendola per i fianchi, si lasciò completamente andare. Lei, aggrappata alle lenzuola, ...