1. Cyclette: con quel palo di carne ben piantato tutto dentro...


    Data: 10/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... lui e prese ad accarezzargli i capezzoli con delicatezza, per stringerli tra i polpastrelli appena iniziarono ad inturgidirsi. Mentre una manò insisteva sul petto, l'altra scivolava su quella vellutata pellicola per accarezzare tutto il corpo. Con la bocca si era piegato sul collo che prese a baciare e leccare dolcemente, facendo provare all'improvvisato ciclista una serie ininterrotta di brividi che si manifestò con una decisa “pelle d'oca” su entrambe le braccia. Alla fine dell'esplorazione si fermò sul piccolo pene e, sempre delicatamente, se ne impossessò iniziando a far scorrere la pelle che lo ricopriva. In pochi minuti l'eccitazione lo pervase e velocemnte passò a ben altre misure. Quando l'erezione raggiunse il massimo staccò le labbra dal collo e gli sussurrò in un orecchio di assumere una posizione sdraiata, ben ancorato con le mani sul manubrio, il busto reclinato in avanti e... il culetto spinto indietro, fuori dal sellino. “Si, proprio così, in posizione aereodinamica... Ancora più su il culo... Perfetto. Continua a pedalre”.
    
    L'uomo si piegò sulle ginocchia per osservare meglio lo spettacolo di quel buchetto che l'apertura sulla tuta lasciava in bella mostra. Ci passò sopra le dita, lo allargò un pochino, osservando come la pedalata continua lo facesse aprire e chiudere ritmicamente. Anche questa volta ne restò affascinato e si perse a fissare quello stretto pertugio scuro, facendogli scorrere la punta dell'indice tutt'attorno per poi, pianissimo, provare a ...
    ... infilarlo dentro. Ci entrò solo con la prima falange, facendo fatica e decise di umettarlo, iniziando a farci scorrere sopra la lingua che lo lambì, bagnadolo delicatamente. Un attimo dopo ci si tuffò dentro con tutta la punta per appoggiarvi sopra, nuovamente, il dito e riuscendo a farlo scorrere completamente dentro. Adesso lo sentiva pulsare al ritmo della pedalata: in base alla posizione delle gambe l'indice veniva più o meno compresso, procurandogli un sottile godimento che lo portò a sfilarlo e ad infilarlo nuovamente secondo quella casenza. Per rendere ancora più fluido il movimento ci sputò sopra un paio di volte. Mauro stava apprezzando sia la mano che continuava a masturbarlo, anche se assai lentamente, sia il dito che lo scopava e aveva iniziato a segnalare la cosa con alcuni sospiri e qualche urletto di piacere. Ormai anche il cazzo di Francesco era estremamente duro e voglioso di sprofondare in quel culetto. Sfilò il dito, si alzò e, dopo essersi tolto i pantaloni della tuta che aveva indossato fino ad allora, liberò il bastone e, appoggiatolo sull'apertura, prese a spingere, fino a ritrovarsi con le palle contro le chiappe del giovane. La penetrazione fu sottolineata da un breve lamento a cui seguì immediatamente un profondo respiro di soddisfazione. La cosa, almeno per l'uomo, era abbastanza scontata, considerando la notevole dimensione della cappella che procurava spesso nei suoi amanti un primo momento di fastidio mentre si intrufolava slargando lo sfintere. ...