1. Una splendida giornata


    Data: 13/08/2018, Categorie: Etero Autore: bellidiego, Fonte: Annunci69

    ... e la sua lingua sui testicoli. risalì fino alla punta senza staccarsi del tutto, sollevò leggermente la testa e mi guardò negli occhi con un accenno di sorriso compiaciuta per il piacere che mi stava regalando. Cominciò a muoversi delicatamente su e giù stringendo con le labbra e con la lingua, continuando ad accarezzarmi i testicoli con una mano e tenendo il membro alla base con l’altra. Ormai i gemiti non erano più sufficienti per esternare tutto quel piacere e cominciai letteralmente a gridare, più io gridavo più lei rallentava il ritmo, per far durare quel momento il più a lungo possibile e alla fine, quasi esausto raggiunsi l’orgasmo esplodendo nella sua bocca un potente schizzo di sperma che pochi istanti dopo sentii colare lungo il membro. Continuò il suo movimento ancora per qualche istante, dandomi le ultime scariche di piacere mentre riprendevo fiato. Ero sfinito, non riuscivo ad esprimerle la mia gratitudine in quel momento, lei mi guardò negli occhi e sorrise, aveva ancora un rivolo di sperma sulle labbra e aiutandosi con un dito lo portò in bocca, leccò il dito per pulire bene tutto e poi mando giù.
    
    Il tempo per il bagno turco era scaduto da un pezzo quindi uscimmo all’esterno e ci dirigemmo alle docce, mi tolsi di dosso gli ultimi residui di sperma e mi asciugai con l’accappatoio. Sapevo di essere decisamente in debito, dopo ciò che aveva fatto sentivo il bisogno di ricambiare con la stessa moneta.
    
    La presi per mano e la condussi alla vasca idromassaggio, ...
    ... appesi gli accappatoi l’uno accanto all’altro ci immergemmo in acqua, era calda e avvolgente e ci coccolava con le sue onde. Sentire la pressione dell’idromassaggio sui testicoli nudi già mi eccitava di nuovo, ma era il suo turno. Ci godemmo il relax della vasca per qualche minuto, scambiandoci carezze e baci poi decisi che era arrivato il momento e cominciai a baciarla sul collo con la mia lingua che lo percorreva in lungo e in largo, senza sosta, senza mai staccarsi. Avevo i suoi seni tra le mani, li accarezzavo e li massaggiavo, prendevo i suoi capezzoli tra le dita, li pizzicavo dolcemente e sentivo che le piaceva. Cominciai a scendere, senza smettere di baciare il suo corpo lungo il percorso, e mi fermai sui seni, li baciavo e li succhiavo, mordicchiavo i capezzoli con le labbra e i suoi gemiti guidavano i miei movimenti. Ero quasi completamente immerso, solo la testa era fuori, con una mano ero sceso fino al suo sedere passando dai fianchi alla schiena, con l’altra le accarezzavo l’interno coscia fino a sfiorare il centro nevralgico del suo piacere, andando sempre più vicino. Anche da dietro le mie mani si facevano strada tra le natiche, stringendole e palpandole, sempre più vicino al buchino più nascosto. continuai per qualche istante fino a raggiungere tutti gli obiettivi. Le sollevai leggermente una gamba e percorsi con le dita le sue grandi labbra, con l’altra mano, ancora tra le natiche, stimolavo il buchino di dietro e nel frattempo continuavo a baciarla sul seno ...
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